Senti come scivola via il tempo dalle mani stropicciate. E guarda come abbiamo corso, su per questa vita fino a far girare la testa, fino a far schizzare le lacrime sulle tempie controvento, e guarda come non siamo mai arrivati. Perché un posto non c´era. E il tempo non era nostro.
Ora che non abbiamo niente da aspettare. Vita mia come sei monotona. Tutto succede, arriva e scompare per poi risuccedere. Allora non hai piú niente da aspettare perché nulla ti cambierá davvero. E quando arriverá forse neppur lo saprai.
Senti come scivola il futuro, come ci entra dagli spifferi di casa, e noi che non lo evitiamo. Il ricordo dello stupore e l´abbraccio nel letto. Tutto puó ripetersi ma non é detto che io non mi opporró alle corse folli, alle notti piene, alle conversazioni interminabili, al vapore sui vetri.
E guarda cosa abbiamo perso in un metro quadrato, stretti cosí forte che non era quasi possibile. Senti cosa dice questo bicchiere mezzo vuoto all´altra metá. E guarda quello che non frana via in una vita intera. Di me di te.