Sí che lo so che dici davvero, sí che tira la pelle nei brividi, sí che mi perdo nei tuoi sorrisi e non ritorno che quando ci separiamo. Sí che non capisco piú niente quando manchi. Mille volte ripeterei te, con la paura tra le mani scivolose come le nostre vite, precarie, lontane, fragili. Un passo piú vicino a te, sí che l´ho fatto con i miei piedi di piombo. Sí che sento il profumo della tua pelle con il vento a favore e vedo come muovi quella testolina da pescetto nemo verso di me e penso… Siamo contro tutti forse, e tutto, ma non siamo finiti e non siamo abbastanza e lo diventeremo. Tutto quello che puó passare per le braccia, per gli occhi, poi per la mente e infine filtrare nel cuore di fronte a questo presente, tutto questo non chiamarlo, tutto questo non aspettarlo solo…prendilo che arriva, con forza e vero, tenace e sincero, sorprendente e infinito. Siamo diventati da punto di domanda a punto esclamativo in questa pagina di vita, e ti prego non voltarla, perché qualcosa puó restare. Deve.
E sei lí che non credi piú che le cose possano cambiare, e stringi i pugni e sanguini dentro e ti ripeti mai piú. E poi arrivi tu che mi dici “sei stupendo” e non ci ho mai creduto, e forse non l´ho mai sentito davvero, ma rido e segretamente rinasco. E poi torni tu che mi dai il tuo tempo, che credi nei miei progetti, che torni indietro sulle cose se devi, che ridi sulla mia vita che torna leggera, leggera, leggera. Non voglio sapere cosa sia, questa magia, questo mancarsi durante il giorno, cosa sia il dolce sollievo di rivedersi. Che resti un segreto. Solo vorrei che noi restassimo cosí belli, che non ci scalfisse nulla, che ci invecchi il tempo e che ci migliori il tempo, con un noi da proteggere, con qualcosa in cui credere e lasciarci dietro le strade abbandonate con dolore.
Un passo piú vicino, mi vedi, son qua, stropicciato e insicuro, attento e tremante, che aspetto i tuoi passi verso di me. A fare del resto solo resto e di noi una cosa nuova. Un posto in cui tornare ogni volta per stare bene. Un tocco di dita sul collo, un bacio lento, un abbraccio denso di speranze, l´esitare dentro al petto per sentire i battiti. Un passo piú vicino per sentirci il sapore, per vedere la direzione da prendere insieme, per saltare sulla mattonella, per far finta di ballare su una canzone vintage, un passo piú vicino per chiamarci per nome e tremare al sentirlo e far cedere le ginocchia allo sguardo vicino, per decidere di prenderci e non lasciarci, per decidere di essere matti e fare sí una bella pazzia, per sentire di avere le spalle abbastanza forti da tenerci su i nostri difetti e vizi. Un passo piú vicino per unirci, e regalarci, e fare l´amore piano, con cura, con stupore, con amore, quello vero, lasciandolo nel letto nella stanza nella pelle.
Sí che ti vedo, sí che ti prendo. Un passo piú vicino, uno e mille e infiniti, solo per te. Amore.