Io credo che il mondo ne sia pieno. A volte li sento mentre parlano. A volte mi fermo e mi confronto con loro. A volte son stato cosí pure io. Siamo tutti un po´dei “broken believers”. Ci imponiamo di stare con i piedi incollati a terra ed evitiamo di sperare. Sognare é un difetto, un meraviglioso difetto. E succede che i difetti, quelli prima o poi li paghi, e qualcuno o qualcosa te li fa scontare.
E anche desiderare non é cosí scontato. C´é da aggrapparsi alle cose giuste ed evitare quelle che ci faranno male. A volte da evitare se stessi. Forse ci guardiamo e non sappiamo decidere. Il brivido é un attimo. Non tutto quello che passa sotto la pelle ha un nome. Ma vorrei fosse speranza. Che c´é da tirare a fine mese, e molte cose non bastano piú. Che c´é da convivere con le persone, anche quelle piú odiose e ingrate e sleali. Penso, a una cattiva bambina, cresciuta e andata via. Se potessimo davvero guardarci dentro ci vedremmo a pezzetti scheggiati, vedremmo i titoli di coda, e le lacrime che non sono mai uscite. Vedremmo le paure che questo futuro non ci vuole togliere. E tra le cose che vedremmo ci sarebbe anche il vuoto lasciato dalla speranza. Quello é un vuoto grande, incolmabile con altro.
Poggia la mano qui e dimmi che in due sará piú facile credere. Credere anche alle bugie che il mondo ci racconterá, credere anche alla pubblicitá. Ma credere insieme.
Perché si deve fare, ve lo giuro. Trovate quella mano, quel petto. Che c´é da far vedere a qualcuno anche il nostro lato debole, che c´é da lasciare a qualcuno per un attimo il peso. Che c´é da ritrovarsi cambiati e cambiare ancora, e rifarlo senza paura di sbagliare con l´anima di qualcuno che non ci giudica. Che c´é da poter credere si saper far di meglio e provarci. Forse anche da per terra. Fosse anche a pezzi. Anche da dimenticati, da rifiutati, da incompresi.
E fossimo anche soli c´é sempre da credere a qualcosa che non sia troppo lontano e troppo virtuale come le facce dei social network. Per stringere ostinati quello che ci siamo guadagnati col tempo, quello che siamo diventati, grazie a tutto. E non arrenderci la mattina quando ci svegliamo. Alza prima un piede, poi l´altro e decidi cosa vuoi rubare al futuro. Senti il rumore della pelle di qualcuno di speciale. Believe. Credi.