Di stelle non ce n’era neanche una.. Forse erano già cadute tutte, chissà forse non c’era proprio più niente da guardare o nessun desiderio da esprimere. Ma si, le stelle devono esser già cadute tutte, probabilmente si saranno lasciate morire buttandosi a mare e portandosi dietro tutti quei desideri che le accompagnavano. Che si siano lasciate morire per questo? Chissà dove saranno caduti tutti quei desideri disperati!
Eppure io non credo che le stelle cadano da sole: si muovono e basta, sospese tra cielo ed il nulla… cadono dopo. Forse tanto peso non l’hanno saputo sopportare, forse era tutto troppo pesante che sono andate giù in mille milioni di pezzi senza neanche darci il tempo di vederle passare. Non ce l’hanno fatta, povere stelline… tutto quel peso era troppo anche per loro. E’ che non si sognano e non si desiderano più piccole cose adatte ad una stellina cadente; niente più desideri leggeri e profumati che, anche se non si realizzano, andavano bene lo stesso. O meglio, andava bene desiderali e basta.
No, amore, le mi stelle non c’erano. Ho cercato di vederle ma non c’erano, per vederle servono altri occhi. Puoi vederle forse solo quando stai per farle cadere, con quella loro lunga coda luminosa e quei desideri pesanti e disperati attaccati sopra. No, non le ho viste, ed era inutile insistere perché puoi vedere solo le tue. Le mie, di stelle, sono sicuro: non ci sono: sono andate giù in mille milioni di pezzi.
Vincenzo Pisani