Il diario di Giovanni Ponte narra le peripezie di un moderno quarantenne. In un caleidoscopio di esilaranti situazioni, il protagonista cerca la sua Donna Angelo. Lo accompagnano nell’avventura il fedele Roger, un senegalese clandestino dalle enormi estremità che parla come Mami di Via col vento, e Acetone, un ex portinaio invadente che rinverdisce l’italica tradizione dei “compagni di merende”.
Prima di trovare il vero Amore, Bridge John, come ama presentarsi Giovanni, incontrerà femmine di ogni tipo: dall’esuberante Signora dell’Anello alla minuta Belvetta, dall’enorme Ciccia all’anacronistica Gina. Il sorriso è assicurato.
Estratto
Decido che adesso, con la coscienza pulita di chi ha fatto il proprio dovere con abnegazione totale e altrettanta totale dedizione, posso passare il resto della giornata a chattare tramite messaggeria aziendale con Puzza di Gallina, l’informatica del primo piano, che tanto, facendo sesso virtuale, non sento quel suo disgustoso tanfo.
Puzza di Gallina dice:
“Hai messo il Ctrl ?”
Bridge John’s dice:
“Shift”
Puzza di Gallina dice:
“F3, ho voglia di far girare la subroutine”
Bridge John’s dice:
“F3, F3”
Puzza di Gallina dice:
“E ora Ins, ti prego Ins”
Bridge John’s dice:
“Enter”
Puzza di Gallina dice:
“Return”
Bridge John’s dice:
“Enter, Enter”
Puzza di Gallina dice:
“Slash”
Bridge John’s dice:
“Ah sei fantastica, Ctrl Slash”
Puzza di Gallina dice:
“Return, si mmm, return”
Bridge John’s dice:
“E ora… F5… go-to”
Puzza di Gallina dice:
“Siii gooo-tooo”
Bridge John’s dice:
“Ahhh… Esc”
E resto lì, in pieno rilassamento post orgasmico virtuale. Con la freccetta del mouse che guarda verso il basso e l’hard disk che ora fuma e fa attaccare la ventola.
Un’altra durissima giornata di lavoro volge al desio.
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(il primo alle pagine non indispensabile ma molto gradito)