Ormai ci siamo, mancano pochi giorni per un appuntamento che raccoglie sempre più consensi: sabato 22 e domenica 23 marzo, avrà luogo la ventiduesima edizione delle Giornate FAI di Primavera.
Il FAI (Fondo Ambiente Italiano), fondazione italiana senza fine di lucro, è impegnato dal 1975 a salvaguardare, tutelare e valorizzare il patrimonio italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di beni artistici, storici o naturalistici ricevuti tramite donazioni o eredità. Obiettivo della fondazione è di sensibilizzare la collettività al rispetto, alla cura e alla conoscenza del patrimonio artistico – culturale con varie attività annuali come ad esempio le Giornate FAI di Primavera, per questa occasione, infatti, verranno aperti 750 luoghi d’arte in tutte le regioni d’Italia. Un’occasione unica per visitare siti archeologici, percorsi naturalistici, borghi, giardini, chiese, musei, castelli, di solito inaccessibili ed illustrati dall’aiuto di 7000 volontari e di Apprendisti Ciceroni, oltre 22.000 giovani studenti.
In numerose citta, inoltre, verranno proposte visite guidate per i cittadini stranieri in diverse lingue, iniziativa che si inserisce nel progetto “Arte, un ponte tra culture.” Quest’anno, le Giornate FAI di Primavera, sono dedicate all’imperatore Augusto in occasione del bimillenario della sua morte (19 agosto 14 d. C.), attraverso 120 luoghi in tutta Italia si potrà ripercorrere la sua storia, la storia del primo imperatore di Roma, di colui che ridiede prestigio alla città; un’ispirazione per una rinascita attuale. A tal proposito, queste le parole dei curatori dell’evento: “La storia non sempre si ripete, ma da essa possiamo trarre ispirazione per la rinascita del nostro Paese.”
Un appuntamento imperdibile, dunque, per chi ama l’Italia e per chi ha a cuore il nostro patrimonio; un patrimonio spesso dimenticato e lasciato nell’indifferenza. Non vi resta che consultare il sito o scaricare l’app per smartphone Apple o Android per scoprire i luoghi aperti nelle varie regioni italiane. L’Italia con il suo ricco patrimonio artistico, storico, naturalistico appartiene a noi e per amarla, tutelarla, promuoverla e valorizzarla, dobbiamo prima di tutto conoscerla.
Rosanna D’Erario