Il primo evento da segnarsi nella nuova agenda 2016 o per i più tecnologici sull’inseparabile smartphone, è il festival internazionale della storia che si terrà dal 19 al 22 maggio 2016 a Gorizia: èStoria.
Ci proiettiamo direttamente a maggio2016 per poi muoverci e districarci tra passato e presente. Una segnalazione dedicata in particolar modo a chi vorrebbe scappare su un’isola tropicale per sfuggire al freddo e gelo, a chi si sente un po’ un Grinch, a chi vorrebbe saltare tutte le feste e risvegliarsi direttamente il sette gennaio per evitare parenti, domande imbarazzanti, regali, file interminabili ovunque, a chi manca e già pregusta le giornale più lunghe, il sole che bacia le guance e scalda i cuori e le ossa.
èStoria, giunto alla dodicesima edizione, animerà il terzo weekend di maggio nella città di origine mitteleuropea, trasformando così, ancora una volta Gorizia nella capitale della cultura, ponendo l’accento sul sapere che rende liberi.
Infatti, in questa nuova edizione targata 2016 si esplorerà e si rifletterà “sulla libertà negata, la libertà cercata e la libertà conquistata”. Un vero e proprio excursus intorno al tema della “schiavitù”, affrontato da un punto di vista multidisciplinare, radunando le più autorevoli figure a livello internazionale, e cercando, come di consueto, di avvicinare ai grandi temi un pubblico più ampio e vario possibile.
L’excursus inizia dall’Egitto dei Faraoni, passando per la Grecia dei filosofi e l’antica Roma, caratterizzate da società basate sulla schiavitù, fino alla lotta degli schiavi per la loro libertà come accadde per un popolo intero, quello ebraico. Ed ancora con il l’allargamento dei confini e il colonialismo, lo schiavismo si è spostato ad esempio nelle popolazioni indigene dell’America e dell’Africa sub-sahariana. E a controbilanciare c’è il tema della libertà a partire dal cristianesimo con la sua morale, e con le rivoluzioni americana e francese, e la guerra di secessione.
Infine, si ci soffermerà anche su una concezione moderna di schiavitù che, pur essendo stata abolita e ribadita nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, è da individuare nel lavoro infantile, nello sfruttamento sessuale, nel matrimonio precoce e forzato, in alcune forme lavorative, e nelle forme più subdole che avvengono a livello psicologico, come dipendenze, condizionamenti, blocchi, pregiudizi…tutte quelle catene invisibili e gabbie mentali dal peso ancor più ingombrante.
Da segnalare la sezione dedicata ai Giovani, alle “Trincee” in collaborazione con il Comitato Internazionale guidato da Paolo Mieli, incentrata sul centenario della Prima Guerra Mondiale, che si soffermerà in particolar modo sulla presa di Gorizia del 9 agosto 1916. Inoltre un’altra sezione apposita , denominata “La Storia in Testa” celebrerà gli anniversari storici più importanti e le novità editoriali.
Non mancheranno mostre, spettacoli, proiezioni, reading, laboratori peri i più piccoli, ed eventi che andranno ad analizzare il rapporto tra storia e letteratura, tra storia e cinema e teatro, ed ancora con la musica e lo sport. Ritornano anche i consueti itinerari all’insegna del turismo in connessione ai grandi racconti storici attraverso gli èStoriabus.
Da evidenziare il Premio “Il romanzo della storia”, in collaborazione con Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole che collega il festival di Gorizia a quello di pordenonelegge.it, e dedicato a quegli studiosi che posseggono competenze scientifiche e divulgative. Nelle scorse edizioni è stato assegnato a Roberto Saviano, Corrado Augias, Lucaino Canfora, Max Hastings, Ian Kershaw, Daniel Goldhagen, Edward Luttwak.
Per chiudere Khalil Gibran:
“Mi dicono: se trovi uno schiavo addormentato, non svegliarlo, forse sta sognando la libertà. Ed io rispondo: se trovi uno schiavo addormentato, sveglialo e parlagli della libertà”.
