Quando è stata l’ultima volta in cui vi siete recati dal fioraio, avete scelto attentamente i fiori specificando alla commessa “mi dia anche quello là” e avete portato il mazzo personalmente a destinazione? E qual è stata l’ultima volta in cui tutto questo è stato sostituito da uno smartphone (o computer) in pochi clic? Dall’ordine alla consegna possono trascorrere poche ore: è sufficiente una rapida ricerca sul web di parole come fioraio torino o fioraio firenze per accedere a ottimi servizi floreali nella propria città con consegna express. La praticità incontra la voglia di stupire.
Più in generale, stiamo cambiando abitudini di acquisto (e già da un po’ a dire il vero) e anche di ricerca di quegli oggetti, servizi ed esperienze che crediamo possano soddisfare esattamente i nostri desideri e bisogni. La grande offerta sul web non fa che solleticare questi bisogni e, in realtà, crearne di nuovi. La ricerca online non è aumentata solo nel campo floreale, argomento che abbiamo usato come spunto. La sensazione è che si cerchi un po’ di tutto e che si trovi anche ciò che non si cerca. E così… click. “Il suo ordine verrà consegnato il…”. Le email di conferma si moltiplicano e ci si iscrive anche alla newsletter del commerciante pur di avere un piccolo sconto iniziale o spese di spedizione ridotte. Ci siamo impigriti nello shopping? Un pochino. Ordiniamo la pizza o il sushi attraverso Whatsapp o App dedicate anche quando basterebbe infilarci un pantalone e una camicia, fare una passeggiata di cinque minuti e ritirare il cibo di persona. D’altronde il fattore tempo sta diventando sempre più importante e, in aggiunta, in questo momento storico l’idea del possibile contatto sociale non ci rallegra come prima.
Cosa c’entrano i libri con il fioraio e il ristorante? Sono tutte categorie che hanno registrato uno stop quasi totale nei mesi del lockdown. E se i grandi attori del mercato editoriale, con le proprie piattaforme online hanno continuato continuato a vendere senza grandi intoppi (anzi, hanno aumentato le proprie spedizioni), le piccole librerie indipendenti senza la possibilità di raggiungere i lettori sono state costrette a chiudere. Una pausa che ha messo in moto una bella iniziativa solidale, per sopravvivere commercialmente e offrire un servizio nuovo. Se non ne avete sentito parlare cercate online libri da asporto.
L’idea del gruppo di marketing editoriale NW è stata questa: creare un “fondo” economico attraverso donazioni degli editori per sostenere un modello di marketing destinato alle librerie indipendenti interessate ad aderire al progetto. La libreria indipendente, con il sostegno degli editori, dicevamo, che hanno la loro parte di interesse nella vendita dei propri titoli, entra a far parte di una rete nazionale divisa per regioni, riceve un aiuto organizzativo per le spedizioni dei propri libri a domicilio e un kit per la consegna al cliente. Quindi un’attenzione al packaging, gratifica il cliente e rende riconoscibile il brand che in questo caso è una sorta di “cooperativa”, si passi il termine.
Com’è stata accolta l’idea? Sono 651 le librerie aderenti, questa mappa vi mostra come siano dislocate sul territorio.
Vi starete chiedendo che differenza c’è tra un acquisto su Amazon e un libro da asporto. Molto semplice: il valore umano. Il lettore può contattare il librario comodamente da casa e chiedere delle informazioni su un titolo che sta cercando o magari ricevere un’ispirazione. Può valutare con un supporto, a voce alta. Proprio come faceva in libreria fino a qualche mese fa. Non acquista a scatola chiusa, viene consigliato. In più sostiene piccole realtà commerciali del suo territorio.
Questo modello è molto interessante e probabilmente ne sentiremo parlare ancora in futuro, nel campo dell’editoria e non solo. Con le connessioni veloci il digitale si spalancherà ai nostri occhi. Una delle conseguenze sarà un incremento dello shopping online attraverso negozi sempre più completi e coinvolgenti ma anche l’affiancamento di figure come personal shopper e consulenti in grado di consigliare i prodotti del proprio negozio online. Un punto d’incontro tra virtuale e umano, reale.
Vi piacerebbe farlo senza scomodarvi dal divano?