Venerdì 10 Marzo all’Auditorium del conservatorio Guido Cantelli di Novara è stata presentata la prima nazionale del Premio Bancarella, storico premio letterario formato dall’unione dei librari pontremolesi e dalla fondazione Città del Libro. In questa fase, che chiamerei semifinale, sono stati presentati i sei finalisti, ovvero i vincitori del Premio Selezione Bancarella. Questi autori provengono da un’ampia scrematura compiuta da una giuria di critici e non tra le decine di libri presentati.

L’esterno del conservatorio
La serata è stata moderata da Marco Cubeddu autore e caporedattore web della storica rivista Nuovi Argomenti e introdotta da un’esibizione musicale da parte di alcuni studenti del conservatorio. Il presidente di giuria quest’anno è stato Marcello Simoni, ex bibliotecario e autore già noto agli organizzatori del premio Bancarella per averlo vinto nel 2012 e noto ai lettori soprattutto per le due trilogie thriller/storico pubblicate con Newton Compton.
Come si è svolta la premiazione
Ogni finalista, svelato al pubblico solo all’ultimo, è stato introdotto da un tutor, generalmente l’editor che segue l’autore in casa editrice il quale ha in pochi minuti decantato il libro come se fosse un vino. Sì, esatto. L’accostamento tra i libri e il prodotto naturale dell’uva ha certamente stimolato l’interesse degli ascoltatori anche se, obiettivamente, non è sempre stato facile adattare le caratteristiche letterarie a quelle dell’uva fermentata. Bianco, rosso o rosato, corposo, o delicato. A ognuno il suo. Sul palco del Bancarella abbiamo sentito diversi suggerimenti di lettura, piccoli incoraggiamenti alla lettura.
E poi ogni autore finalista ha letto un brano del suo libro. Questa è stata l’esperienza più emozionante e vi spiego il perché. Chi scrive lo fa per raccontare, certamente, ma lo fa in maniera intima. Dover svelare e raccontare con la propria voce qualcosa che sente intimo non è cosa semplice. Questo dolce tremolio nella lettura degli autori si è avvertito, non nella voce, ma negli occhi. La dimensione umana dello scrittore che spesso viene tralasciata in eventi più grandi è tornata a ricordarci la sensibilità che deve necessariamente esserci dietro quelle dita che scrivono qnel silenzio di una stanza. Quindi la voce in questo ambito, beh per come la vedo io, è uno sconfinamento per lo scrittore, un piccolo momento da apprezzare per i lettori.
La lettura di Cristina Caboni
I sei finalisti vincitori del Premio Selezione Bancarella 2017 (Link diretti ai libri)
I medici di Matteo Strukul
Il giardino dei fiori segreti di Cristina Caboni
Gocce di veleno di Valeria Benatti
La guardia, il poeta e l’investigatore di Jung Myung Lee
Magari domani resto di Lorenzo Marone
La locanda dell’ultima solitudine Alessandro Barbaglia.
I libri
In questi libri, anche se non ho la conoscenza profonda di tutti, prevalgono elementi classici di formazione rivisitati in un contesto affascinante come in La Locanda dell’ultima solitudine che risponde ad esempio alla domanda: si può avere nostalgia del futuro? Non mancano temi etici e morali come quello dei maltrattamenti psicologici che scalfiscono l’anima delle persone, delle donne ma non solo. La violenza in famiglia, spesso sottovalutata solo perché verbale come ricorda Valeria Benatti in Gocce di Veleno (autrice che ha sentito molto la lettura del brano scelto) o quello di Jung Myung Lee che Sellerio ha deciso di tradurre e portare in Italia forse per la forza di una storia noir che sfocia in ciò che l’essere umano è, ed è in grado di fare, nel bene e nel male raccontato per direttissima.
Delicato Il linguaggio dei fiori bisogna saperlo ascoltare per poterlo raccontare proprio come Cristina Caboni fa dal suo pezzo di terra in collina in Sardegna, quel pezzo che una volta, molti anni fa, ho conosciuto. La magia di un nuovo modo di parlare. E poi, tra tradimenti e omicidi di palazzo che chiudono la trilogia Medici di Strukul anche il tempo per una storia di speranza nel contesto napoletano.
Non poteva che raccontarcela Lorenzo Marone, con la solita leggerezza, anzi direi: luce. Luce Di Notte, la sua protagonista ha qualcosa da dimostrarci, come sempre nei romanzi di Marone, ovvero una parte bella di una città unica. Tre edizioni in tre settimane per Magari domani resto, continua il tour di presentazioni di Marone in tutta Italia.
Due righe a…
Due righe a nessuno, solo poche considerazioni a voce alta giusto per confermare la mia fama di antipatico. Mi è spiaciuto vedere poca copertura dei media nazionali. Si può liquidare un premio storico del genere, come mi è sembrato perlopiù di vedere, pubblicando solo un trafiletto con i nomi dei finalisti? Buona invece l’affluenza del pubblico di Novara ma mi è spiaciuto vedere che solo una piccolissima parte di esso ha acquistato i libri e parlato con gli autori. Mi è spiaciuto vedere gli autori scappare via, chi per motivi logistici e chi per andare al buffet (al quale non sono andato perché avevo un viaggio di ritorno da fare pure io) si sarebbe potuto fare lì, forse, per permettere al pubblico di entrare nelle storie attraverso gli autori? Chissà. Forse scriverò un libro dal titolo “Come non ammazzare l’entusiasmo di un premio letterario”. Ma devo ancora raccogliere informazioni!
Mi spiace inoltre che tra i sei finalisti manchi un editore indipendente ma siano tutti gruppi editoriali major. Non fraintendetemi: non mi sostituisco alla giuria, se un libro merita merita a prescindere, per quanto possa essere importante il suo editore. E sono convinto che i libri finalisti siano delle buone scelte. Mi chiedo solamente se non ci fosse stata un’altra buona scelta (o forse migliore) tra un piccolo editore. Guarda caso no. Posso chiedermelo senza sollevare polemiche? Certo che posso.
La finale
La finale del Premio Bancarella 2017, giunto alla sua 65° edizione sarà ovviamente a Pontremoli. Niente pronostici perché poi se ci azzecco verreste a chiedermi anche i numeri da giocare in schedina. Qualche idea ce l’ho ma… facciamo che comprate i libri che vi interessano di più di questi sei finalisti? Dopo averli letti ne parleremo insieme e ci confronteremo sul social che permette conversazioni più immediate. Ci state? Certo che ci state, vi aspetto. Qui sotto il link vostra disposizione per parlare con me.
Fabio Pinna | Crea il tuo badge
Buone letture!