Un commissario, un detective, alcuni delitti scollegati tra loro, una banda di trafficanti e sullo sfondo Genova e il suo mare. Tutto inizia con l’assassinio della titolare della casa di moda e pochi giorni dopo viene uccisa la sua amica Geneviève. Il commissario Agosti, aiutato da Lulli, pescatore e detective, deve far luce su questi fatti, in una città dove si annida una banda di spacciatori. Anche gli amici di Geneviève indagano e sarà proprio uno di loro che aiuterà il commissario Agosti a risolvere il mistero, andando a ricercare le tracce dell’assassino proprio nella casa di moda, dove si celano pesanti segreti.
Estratto
Il primario e la psicologa
La mattina dopo era nel solito bar in Piazza dei signori con davanti a sé il caffè e il giornale. Dopo qualche minuto arrivò Marina. Questa volta Alessandro la accolse con un gran sorriso «Vuoi sederti qui al mio tavolo? Se vuoi ti offro un cappuccino e una brioche».
«Grazie signore, preferisco cioccolata».
Alessandro ordinò la cioccolata e la brioche, poi attese che la ragazzina finisse di mangiare «Ti senti meglio?».
«Sì, io fame».
Rimasero entrambi per qualche attimo senza dire niente, poi Marina chiese: «Come chiami signore?».
«Alessandro».
«Bene Sandro» disse abbreviando direttamente il suo nome, vuoi che ti legga mano?».
«Va bene Marinella» e così detto gli porse la mano destra.
«No, io sinistra».
«Vuoi dire che leggeresti più volentieri la mano sinistra?».
«Sì».
Alessandro le porse la mano sinistra.
La piccola dapprima la guardò a lungo; poi, mentre la esaminava passava il dito indice sulle curve della mano provocandogli un leggero senso di solletico «Tu normale; ma hai due cose molto, molto particolari» disse dopo aver meditato qualche istante.
«E sarebbero?» chiese lui.
«Linea amore marcata; tu innamorato donna bella, molto bella».
«E l’altra?» chiese meravigliato Alessandro.
«Marina fece una faccia perplessa; si vedeva che non voleva dire quello che aveva visto, ma lui insistette «Dai, dimmi; non avere paura, non mi offendo e non mi arrabbio».
«Non paura, è che tu pericolo…».
«Ah sì?»
«Tu vita breve; linea vita spezzata proprio qui, vedi?» e gli fece vedere dove si rompeva».
«È vero, si vede. È molto grave?».
«Sì. Tu vivrai pochi mesi Sandro, dispiace molto molto».
«Quanto vuoi per avermi letto la mano?».
«Quello che vuoi».
«Ti do cinquanta euro, sei stata molto brava sai? È vero che mi sono innamorato di una donna molto bella e molto in gamba».
«Visto in tua mano. Grazie Sandro, sono tanti soldi; spero sbagliare vita breve».
«Per favore Marina, mi dai l’indirizzo dei tuoi zii?».
Lei glielo diede: «Pericle e Vanina Romesku, Via Comarotta 3».
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(il primo non indispensabile ma molto gradito)