L’elastico è solitamente realizzato in gomma, ma può essere fatto anche di altri materiali, come per esempio plastica o fibre sintetiche dotate di analoga elasticità. Il nome viene dalla sostantivazione dell’aggettivo elastico, detto di un materiale che ha la proprietà di ritornare quasi alla sua forma originaria se esteso o deformato; quasi, in quanto un’elasticità perfetta è impossibile in fisica. Il quasi fondamentale. Ho fatto delle ricerche, esistono molti studi applicati all’industria volti a studiare i parametri tipici e i comportamenti dei vari materiali elastici. Una fonte sostiene che “è sperimentalmente evidente che gli elastomeri sono fortemente tempo-dipendenti, presentando fenomeni tipici di creep e rilassamento, e una rigidezza complessa funzione della frequenza delle sollecitazioni.”
Questo significa che quel quasi è ancora più quasi. Niente torna come prima, neanche un elastico per capelli della collezione Monogram Inclusion di Louis Vuitton realizzato in Resina e cristalli Swarovski da 135 Euro . Lontani. Io più te più un elastico. E non finiremo mai, quasi. Mai abbastanza vicini, mai accettabilmente lontani. E se…elastico mentale cedesi per usura? Sei dalla parte di chi tira più forte e non sai perché lì di fronte c’è la parte più debole, e perché sei là, oltre le normali barriere, nello spazio che non ti appartiene e che non conosci.
O sei dalla parte di chi si fa tirare e non sai perché dovresti lasciare che accada. Allora pensi: ”se non ti parlo sarà perché non voglio rendermi schiavo delle mie parole, se non ti parlo sarà perché voglio essere il padrone del mio silenzio.” “Forse la chiave è questa, mancanza come salvezza? Mi manca, quindi non mi ha colpito, sono ancora salvo oppure mi manca, non posso vivere senza? Perché ciò che desideriamo e ci bruciamo per averlo, quando non ci manca più, ci travolge e ci sopraffà e ci schiaccia. Ci investe, ci uccide. Accettare il compromesso o farne a meno?”
Lo spazio è stato fatto per accoglierti, ma tu preferisci le cose che conosci. Sei lì che pensi. Le stanze piene, le città trafficate, il rumore della musica, la coda alla cassa, cose che sono già più normali, più ovvie e di tutti i giorni. Allora torna la forza per tirare questo benedetto elastico e riprenderti il tuo spazio. Lascia. Tira. Quante volte ti è successo? Dimmelo. Viviti. E ricorda: nessun elastico torna come prima. Lo sa anche Louis Vuitton che quella quasi perfezione fisica è fondamentale che resti impossibile. “Lasciamo tutto com’è”. Hai mai?