I letti bruciano, sì. Permettete innanzitutto di presentarmi: sono il primo squilibrato che scrive i post di un blog mentre stira (immaginate quanto sono veloce sia nell’una che nell’altra cosa).
I letti cominciano a bruciare col piumone perchè arriva la primavera.
I letti bruciano in mille maniere..col pensiero della speranza di poterti incontrare..di pensieri che corrono sempre in circolo e son sempre lì ed il sole che filtra dalle tapparelle quando non ci speravi più dopo questo inverno gelido.
Cosa c’è a mantenerci in vita se non la speranza, le speranze? Ci serve comunque un motivo canta il Liga. Già. Cosa ci tiene dritti, attaccati al mondo, se non la nostra voglia di scrivere, di cantare, di disegnare, di camminare e vedere il nuovo, di ritrovare gli amici e uscire con quelle compagnie estive? E i letti bruciano perchè torniamo a pensare a tutto quello che vogliamo fare, che era nel sottoscala, e improvvisamente non stiamo più nella pelle. E torniamo a cercare quello che abbiamo lasciato, sotto la pelle per troppo tempo. E tutto torna urgente e importante. I letti bruciano di impazienza, di candidi sorrisi, di distanze che vorremmo accorciare con qualcuno e con qualcosa. E ora torna quella voglia di vivere quel qualcuno e quel qualcosa con l’aiuto mite del raggio di sole. O semplicemente di vivere la nostra parte migliore, sapendo che in autostrade on line, e in famiglie, e in gruppi collaudati, non siamo soli.