Madre ascolta
l’ ora calda dei miei profili,
quell’ umile aurora che si trascina
negli inguini del silenzio.
Mentre la tua pelle
mi educa a capovolgere distanze,
io faccio lievitare i tralci
del nostro comune esistere.
Fa che l’edera che matura
in mia assenza
sia umano abbraccio
che supera digiuni d’amore.