“Sei innamorato dell’amore? Dove l’hai sentita questa frase la prima volta? Voler bene non è un obbligo sociale lo sapevi prima di oggi? Caro il mio innamorato di turno, quanti turni hai cambiato per renderti conto che sei sulla stessa mattonella? E quante volte sei stato cambiato per passare ad altre emozioni? Ah, l’incompatibilità. Certo. Ma quella è una storia troppo abusata per essere sempre vera. Allora dicevamo, caro innamorato di turno dell’amore, raccontami: cosa provi mentre ti fotocopi la vita in bianco e nero?”.
– Basta!
– …”Cosa saresti solo, ci hai mai pensato?”.
– Cosa stai leggendo Michele! Dammi qua.
– È un libro che ho trovato sul comodino della mamma.
– Non è un libro per bambini. Forza, dallo a papà.
Ore 20:45, a cena.
– Giulia che libro stai leggendo in questi giorni?
– Un libro sull’amore di un docente di psicologia americano mi pare. A proposito, l’hai visto? Lo tengo sul comodino ma non c’è.
– Da quando ti interessano i libri di psicologia che parlano dell’amore?
– Non lo so, che domanda è? Non mi interessano. Mi ha incuriosito e l’ho comprato su Amazon.
– Comunque lo sto leggendo io adesso, ti disturba?
– Non lo avevo finito, lasciami il segno ok? Da quando ti interessano i libri di psicologia che parlano dell’amore?
– Giulia, non lo so. Che domanda è? Non mi interessano. Mi ha incuriosito e l’ho preso dal comodino di mia moglie.
Certi libri fanno bene. Certi libri fanno male. Nel frattempo prendiamo quello che viene, col vento degli abbracci. Se capita dopo averlo fatto capitare. Le nostre storie si strappano oppure provano oppure aderiscono. Se capita dopo averlo fatto capitare. Stendiamo un velo pietoso a turno sulle cose, finisce anche sulle cose che un tempo sentivamo nostre.
L’un per mille. Si calcola che. E per un per mille si finisce per dare nomi al presente, archiviare passato, sputare sul futuro. L’un per mille delle cose che si pensano arrivano agli altri dalla nostra bocca. Questo diceva il libro. E aggiungeva che non sempre la cosa più vera trova il modo di uscire, anzi spesso è così difficile estrarla che si preferisce pescare a caso. Nascono così tantissime relazioni, per prolungare il senso di piacere per avere un appoggio. Di fatto è paura. E ci attacchiamo all’amore non amore più che alle persone per paura di scoprire, di dire, di diventare qualcosa che non era nei piani, che può deluderci. E da lì non puoi scappare, non puoi mentirti per sempre. Diceva il libro.
– Allora, com’era il libro?
– L’ho portato in ufficio e credo di averlo perso.