
Autore: Susan Fromberg Schaeffer
Pubblicato da Neri Pozza - Aprile 2015
Pagine: 660 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori delle tavole

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Agnes ha sempre vissuto in bilico tra ragione e follia e un giorno ha deciso da che parte cadere. La storia di una donna che ha visto iniziare il secolo scorso ma che potrebbe, oggi, essere una di noi .

Agnes è giovane e straordinariamente bella. E bellissime erano state sua madre Helen e sua nonna Eurydice, che avevano richiamato presso di loro numerosi artisti del tempo desiderosi di immortalarle nella loro grande fattoria del Vermont, Pascoli Nuvolosi.
Agnes è nata poco tempo dopo la morte improvvisa della sorellina Majella a causa di gravissime ustioni riportate dopa la caduta in una tinozza colma di acqua bollente. La madre, sapendo forse di essere stata in parte causa della tragedia, comincia a manifestare alcuni segnali di squilibrio mentale che in breve tempo si ripercuotono sull’unica figlia che le è rimasta e che compromettono irrimediabilmente il loro rapporto affettivo allontanandole sempre di più.
La ragazza è molto legata alla nonna che le regala affetto e comprensione e sopperisce in parte all’indifferenza dei genitori, ma anche Eurydice ha qualcosa che non va perché, incapace di accettare la malattia del marito che lo avrebbe inevitabilmente condotto alla morte, si era allontanata da lui, portando il proprio letto nella stalla e suscitando la curiosità della piccola comunità del Vermont.
Agnes ha circa sedici anni quando si rende conto che la vita nella fattoria Pascoli Nuvolosi non fa per lei, l’insofferenza e la voglia di vivere una vita diversa da quella condotta dalle donne della sua famiglia sono talmente forti da spingerla a partire per mettersi in gioco, trovare un lavoro e provare a tirare avanti con le sue sole forze nonostante sappia dell’ingente patrimonio di cui potrà entrare in possesso al compimento della maggiore età.
La sua nuova vita lontana dalla fattoria, e soprattutto dalla triste e rabbiosa madre inizia nel migliore dei modi, trova un buon lavoro come ricamatrice, si sistema in un’accogliente pensione e trova un’amica, Polly.
La sua travolgente bellezza non tarda a procurarle i primi ammiratori, ma Agnes è attratta dal giovane Charlie, uno scalpellino che risiede nella sua stessa pensione.
I due ragazzi iniziano a frequentarsi, spesso a loro si uniscono Polly, che è già fidanzata e in procinto di sposarsi e Frank Holt, un altro scalpellino di cui le ragazze non parlano in termini molto lusinghieri. In giro si dice infatti che non si faccia molti scrupoli nel mettere incinte le ragazze senza assumersene la responsabilità, ma il suo carattere ombroso lo rende ancora più affascinante.
Agnes e Charlie stanno bene insieme, ma la ragazza dopo un po’ comincia a sentirsi attratta da Frank, forse perché si tratta di una conquista più difficile, o perché pensa che sia l’uomo adatto a lei, e non fa nulla per nascondere i suoi turbamenti, al punto da portare il fidanzato ad allontanarsi da lei. Frank è inevitabilmente soggiogato dalla bellezza di Agnes, e ben presto i due intessono una relazione molto passionale nella quale però è la ragazza ad essere più coinvolta, finché un giorno si accorge di aspettare un bambino, da entrambi non desiderato ,del quale decide di liberarsi.
L’aborto è per lei un evento traumatico, la riduce in pezzi sia fisicamente che emotivamente, si accorge presto di aver fatto una cosa che in fondo non voleva solo per paura di perdere Frank.
Agnes crede in un amore totale e assoluto, nell’incontro di due anime predestinate che non hanno bisogno di nessun altro al mondo per essere felici, ma e’ destinata a scontrarsi con una dura realtà.
Frank Holt non è l’uomo che credeva. Non ha aspirazioni, è un eccellente scalpellino ma non desidera proporre altrove le sue opere, non ha alcun rimorso per aver spinto Agnes ad abortire, e quando lei decide di tornare a casa dal padre qualche settimana per riprendersi, torna a frequentare una sua vecchia fidanzata, una ragazza mite e senza pretese.
L’equilibrio mentale di Agnes già compromesso dall’aborto subisce a questo punto un ulteriore scossone che forse risveglia in lei demoni del passato mai del tutto dimenticati. La mancanza di affetto, la solitudine, la paura di essere inadeguata, l’amore non ricambiato ed Agnes forse non c’è più. Non ci sono più sogni, né passato, né futuro e a questo punto per lei è meglio farla finita. Ma deve fare un’ultima cosa….
La follia di una donna innamorata, un libro piuttosto imponente, ha suscitato in me sensazioni contrastanti, e man mano che procedevo nella lettura cambiavo più volte idea su Agnes.
Questo personaggio così controverso e fragile appare stranamente moderno, seppur saldamente ben definito e tratteggiato quale donna che si appresta a vivere gli inizi del ‘900. La totale dedizione all’uomo che ama, il desiderio di annullare se stessa per cercare di renderlo felice sono certamente un po’ all’antica, ma quando leggiamo del suo donarsi a lui con malizia e passione la ritroviamo attuale e disinibita come una ragazza di oggi.
Approfondimento
Mi riesce difficile capire se Agnes sia stata vittima della follia che ha caratterizzato le belle donne della sua famiglia, o se abbia semplicemente amato talmente tanto da sprofondare in una disperazione senza limiti nella quale un giorno o l’altro potrebbe cadere ognuno di noi.
Ci sono molti riferimenti alle crisi di ansia, agli attacchi di panico, la sensazione di sentirsi sdoppiati, di guardarsi vivere e di giudicarsi, e di non perdonarsi, anche per qualcosa di cui non abbiamo alcuna colpa. Agnes è sempre più sdoppiata, vive guardandosi vivere come in un sogno, e forse perché le è sempre mancato un punto di riferimento importante come la mamma non è in grado di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
La lettura di La follia di una donna innamorata è piacevole e scorrevole, e pur dilungandosi in accurate descrizioni dei meravigliosi paesaggi del Vermont, la scrittrice non diviene mai noiosa e stucchevole.
Consiglio questo libro a chi ama le grandi storie d’amore, comunque esse finiscano.
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