Avrei fatto a meno dei piaceri del corpo , di quella parte brutale, animale, istintiva. Avrei fatto a meno di sfamare la fame della carne, il desiderio di sfiorare ogni centimetro di pelle, di seguire con le dita la linea forte delle tue spalle stanche, la voglia di poggiare la testa sul tuo petto per ascoltare il battito del tuo cuore, il bisogno impellente di cercarti le mani, di stringerle.
Avrei fatto a meno di tutto ciò, perché tutto questo un giorno sarà cenere. Io volevo molto di più…. Io volevo qualcosa che nessuno può vedere, quel filo invisibile che non conosce ostacoli, che vaga nei tuoi occhi stringendo a se’ chi li incrocia. Così mi sentivo, legata a un filo invisibile. Nessun nodo da sciogliere, ma parte di quello stesso filo. E ogni volta che il vento soffiava agitando le sue ragioni, mi stringeva forte, mi toglieva il fiato. Dovevo imparare a respirare.
Avrei scambiato la mia vita con quella di una mosca per osservarti mentre ti muovi indisturbato nella tua quotidianità, per ascoltarti mentre parli da solo, magari davanti a uno specchio. Me ne sarei stata in un angolo ad ammirare quella parte di te che è consentita a pochi o nessuno. I silenzi della notte, le lacrime nascoste, le paure, i sogni, le ambizioni. Si, avrei scambiato la mia vita con quella di una mosca, per sentirti respirare, per seguire la linea del tuo sguardo, e avrei insegnato al mondo che anche una mosca sa essere, ha un cuore. Da mosca avrei imparato a piangere senza recarti disturbo o pena. L’avrei gridato al mondo sordo, che anche una mosca sa amare….perché tutto è Amore.
Mery Florio