
Autore: Selahattin Demirtas
Pubblicato da Feltrinelli - Aprile 2018
Pagine: 122 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori

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Le storie di Selahattin Demirtas sono dedicate a tutte le donne del mondo che sono state uccise o sono rimaste vittime di violenze. Le figure femminili sono protagoniste dei dodici racconti, alcuni dei quali autobiografici, che compongono questa raccolta: madri, giovani, bambine, donne in carriera, di estrazioni diverse ma tutte accomunate dal ritrovarsi a combattere per affermare la propria libertà, l’indipendenza dalle convenzioni, il diritto di amare. Toccanti, divertenti, poetici, questi racconti offrono uno spaccato della vita in Turchia in un momento storico delicatissimo.

Le persone che abitano nel nostro quartiere le riconosci, proprio come riconosci le loro auto. Si somigliano. Sono stanche, vecchie, odorano di povertà, sono scolorite, disordinate, fuori moda, tengono il volante con due dita, quel volante che ti procura da mangiare.
Selahattin Demirtas, autore di Alba, è un avvocato e difensore dei diritti umani, leader dell’HDP, partito filo-curdo, di sinistra e progressista, difensore di tutte le minoranze (etniche, religiose, LGBT, e dei diritti delle donne), è vittima della repressione avvenuta in Turchia all’indomani del tentato colpo di stato del 2016, arrestato con l’accusa di essere legato al PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, in guerra col governo turco, che lo considera una organizzazione terroristica…un’accusa tanto assurda che, a due anni di distanza dall’incarcerazione, il processo è stato instaurato solo poco tempo fa.
Questo romanzo è la risposta che dal carcere Demirtas dà all’orrore, alla violenza, alla prevaricazione; dalla detenzione risponde con la poesia, con la memoria, con la denuncia ai soprusi. I dodici racconti che compongono il romanzo sono strali lanciati contro l’ignoranza, contro le violenze di ogni genere, contro tutte le volte che il debole è stato schiacciato dal forte; per tutte le volte che dinanzi all’ingiustizia abbiamo chinato il capo.
Mai come in questo caso la storia personale dell’autore si mescola e si confonde con quella dei suoi personaggi; diventa caleidoscopio di tante altre vite, diventa luce che si riflette e rimbalza su una realtà desolata e la illumina e la racconta e la fa diventare memoria e denuncia. Alcuni racconti sono davvero toccanti, altri sono un pugno allo stomaco e obbligano il lettore a leggere l’orrore, a rimanere incollato a tanta sofferenza che cola dalle parole e si fa grido di denuncia, monito ad agire, esortazione a non tacere, ma a raccontare, a parlare, a descrivere, a non lasciare che tutto rimanga com’è. C’è un racconto, in particolare, che tocca corde molto sensibili, che ci parla del naufragio della nostra umanità, che ci racconta di una sirena che naviga nei fondali del nostro mare a ricordare e trasformare tutta la sofferenza del mondo in amore; è una mano stretta stretta attorno al nostro cuore
Alba è un romanzo necessario, urgente, come necessario e doveroso è denunciare, far conoscere, combattere contro ogni disuguaglianza, per tutte le minoranze. È anche un romanzo doloroso, che mette il lettore difronte ad una realtà feroce, crudele, che calpesta ed ignora ogni sentimento ed ogni umanità.
Approfondimento
Attraverso le donne di questi racconti, Selahttin Demirtas racconta la Turchia moderna, che toglie la libertà fisica e psicologica, fino ad arrivare a togliere la vita stessa, una società che ancora si appella all’onore, al patriarcato, al maschilismo con la complicità di un sistema politico-giuridico deviato e corrotto; e lo fa con un linguaggio poetico, dosato, quasi fosse una carezza sopra a tanta sofferenza.
Raccontava che avevamo sempre vissuto secondo regole imposte dagli altri, raccontava della luce spenta delle nostre vite assemblate con precisione estrema e senza difetti, raccontava un amore perduto.
Romina Celani