Autore: David Barrie
Pubblicato da Rizzoli - Settembre 2014
Pagine: 370 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Saggi stranieri
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
C’è stata un’epoca in cui gli europei partivano in nave alla scoperta del mondo, e affrontavano l’oceano muniti solamente di mappe ancora quasi in bianco, conoscenza delle stelle e tanto coraggio. Ma con l’avanzare delle esplorazioni, e grazie ai progressi della scienza e della tecnica, l’uomo è riuscito a orientarsi e ad allargare i propri confini. Il mondo di oggi non sarebbe forse lo stesso senza l’ingegno di chi ha inventato il sestante, strumento di misurazione per il calcolo delle coordinate in mare aperto che ha permesso agli esploratori la scoperta di terre e popoli fino a quel momento sconosciuti e, di fatto, l’avvento dell’epoca moderna.
David Barrie parte dalla narrazione di un viaggio realmente compiuto in giovinezza: una traversata oceanica dagli Stati Uniti all’Inghilterra alla scoperta della navigazione astronomica. Alternando gli estratti del suo diario di bordo a racconti di viaggi di altre epoche, ci regala la storia del sestante e dei grandi navigatori partiti prima e dopo la sua invenzione. L’intento de Il viaggio del sestante è fare vivere al lettore l’esperienza del viaggio in nave con tutte le avventure e i pericoli che gli esploratori hanno affrontato fino a un passato non molto lontano, ma anche far comprendere appieno la portata dell’invenzione del sestante. Questo strumento, infatti, ha reso possibile una misurazione accurata della longitudine, allargando letteralmente i confini del mondo conosciuto. Un racconto di viaggio, un libro di avventura, un saggio sulla storia della cartografia e della navigazione astronomica, il tutto condensato in un’opera davvero coinvolgente e ben scritta.
Il sestante ha rappresentato un balzo tecnologico importantissimo, perché ha permesso l’esplorazione di nuove terre in modo più sicuro, lo sviluppo della cartografia e, di conseguenza, le svolte del colonialismo e della rivoluzione industriale che, nel bene e nel male, hanno portato all’epoca moderna. La possibilità di avvicinare luoghi prima neanche immaginati ha inoltre modificato la nostra percezione di tempo e spazio. Questo strumento oggi sconosciuto ai più è al centro del libro di David Barrie, marinaio esperto e appassionato di cartografia e di navigazione astronomica.
Barrie ha la capacità di coinvolgere il lettore e di saperlo trasportare all’epoca dei grandi esploratori, quando partire per le rotte oceaniche significava correre rischi altissimi, compensati però dalla necessità sempre più impellente di capire il mondo e dallo spirito intrepido di personaggi come William Bligh, James Cook, Louis Antoine de Bougainville e tanti altri.
Il viaggio del sestante contiene segmenti saggistici di astronomia e cartografia che risultano chiari anche ai non esperti, ma che potrebbero costituire la parte più impegnativa della lettura. Questi frammenti informativi sono però attentamente dosati all’interno dei due filoni di racconto: la descrizione del viaggio compiuto dall’autore in prima persona e le storie dei grandi esploratori, che risultano scorrevoli ed emozionanti. Da queste sezioni del libro traspare la passione che lo scrittore ha per l’argomento, e l’entusiasmo contagia chi legge anche qualora non abbia alcuna esperienza di navigazione. Per il lettore, abituato alla semplicità e alla velocità del viaggio nei paesi sviluppati di oggi, per cui le distanze quasi non esistono, è infatti sorprendente apprendere come si sia plasmato il mappamondo come lo conosciamo oggi e cosa si doveva affrontare per spostarsi da un continente all’altro fino a un passato non troppo lontano.
Approfondimento
Barrie non manca di fornire anche spunti di riflessione: se durante la lettura ci si stupisce di quanto faticosamente l’uomo sia riuscito a ottenere i mezzi tecnologici affidabili per orientarsi, ci si chiede anche se non si sia poi indebolito affidandosi totalmente alla tecnologia, perdendo dunque quelle tecniche di orientamento basate su un antico bagaglio di conoscenze e sul contatto con la natura.
Il viaggio del sestante è un libro consigliato a tutti, in particolare a chi ama i racconti di viaggio, ma anche agli appassionati di scienza, tecnologia e antropologia.
Marta Massini