Recensione di La ribelle di Valeria Montaldi

Titolo: La ribelle
Autore: Valeria Montaldi
Pubblicato da Rizzoli - Giugno 2012
Pagine: 460 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narrativa


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In pieno Medioevo, Caterina da Colleaperto è una giovane e coraggiosa donna che, in un mondo dominato dagli uomini, è una delle prime a esercitare l’arte medica. Per affermarsi dovrà lottare contro retaggi e pregiudizi, subire torti e inganni, che, anziché scoraggiarla, la porteranno a una consapevolezza nuova attraverso cui costruire il suo futuro.

Valutazione del recensore

Credeva che il destino delle donne non fosse già scritto. Ed era pronta a combattere per conquistare il suo. Gli uomini possono conquistare il mondo. Solo una donna può cambiarlo.

Ed è una donna, Caterina da Colleaperto, la protagonista di La ribelle, una storia che si svolge in pieno Medioevo, e che di quest’epoca offre un affresco variopinto, con tutte le sue contraddizioni e il paradosso tipicamente medievale tra le miserie indicibili del popolo e la ricchezza smodata della nobiltà e del clero.

Tra Parigi e Milano, in una società dominata da uomini, Caterina si ribella al ruolo di donna moglie-madre e si dedica con ostinazione e coraggio allo studio dell’arte medica, ancora esclusivo appannaggio maschile.

Grazie al suo mentore Rolando, affermato e stimato medico introdotto negli ambienti di corte, Caterina, maestra medica, inizia a esercitare la professione nel famoso ospedale parigino Hotel-Dieu e ad ampliare notevolmente la sua cerchia di pazienti privati.

Ma sarà poi proprio Rolando, a tradirla come donna e come medico, facendo ricadere su di lei l’accusa di aver effettuato la dissezione di un cadavere.

Per sfuggire all’arresto Caterina sarà costretta a intraprendere un viaggio che non solo la porterà soltanto da Parigi a Milano, ma anche alla scoperta di una interiorità nuova e di un senso di vicinanza più intima agli ultimi della società dell’epoca.

“Ho sempre considerato i malati come portatori di malattia, non come persone. Solo oggi davanti a quelle due povere donne, mi sono resa conto di non essere mai stata coinvolta, di aver sempre preso le distanze dal dolore altrui. Non è questo lo scopo del buon medico.”
“Credo forse che basti studiare la struttura di ossa, muscoli e sangue per conoscere le forme dell’anima?”

A Milano, con l’aiuto di un ex monaco incontrato durante il viaggio e grazie alla lungimiranza dell’inarrestabile Frate Marcello, Caterina avrà la possibilità di esercitare la sua arte medica in uno dei primi esempi di ambulatorio medico in cui curerà gratuitamente la gente povera.

In questo ambulatorio imparerà anche a fidarsi ancora dell’amore grazie a Francesco, barbiere-chirurgo con cui collabora; col suo carattere mite e paziente conquisterà la fiducia e la stima di Caterina ed aprirà una breccia nel suo cuore ferito e deluso.

Sono diversi i personaggi che ruotano intorno a quello principale di Caterina: studenti ricchi e viziati, mercanti, servi, l’allegra figura del piccolo ladruncolo Silvestro che verrà recuperato da frate Marcello, quella saggia, retta e magnanima dell’ex monaco Matthew, il raffinato sarto Raineri col suo amante Mikal…

Alla figura dei sarti, mestiere che proprio nel Medioevo prende sempre più piede, vengono dedicate molte delle pagine de La ribelle e si delinea con dovizia di particolari l’ascesa di un’attività che porterà Milano e Parigi a diventare le future indiscusse capitali della moda.

La scrittura è fluida, la Montaldi è una giornalista e non smentisce le sue doti di scrittrice, attenta ai dettagli dell’epoca storica in cui ambienta le sue storie; le descrizioni dei personaggi e della società in cui si muovono sono piccoli quadri dipinti con cura. Il Medioevo c’è tutto.

Approfondimento

La prima parte de La ribelle risulta forse un po’ prolissa, ho fatto fatica ad identificare una sfilza di personaggi e a seguirne le vicende in un cambio di ambientazione troppo rapido e un po’ confusionario.

Sicuramente più scorrevole e interessate la seconda parte in cui i personaggi e le storie si raccontano con un ritmo piacevole e di facile lettura.

Molto interessante la figura di Caterina, moderna, caparbia, coraggiosa, ma anche intimamente fragile, donna che grida il suo valore in un mondo di uomini e superstizioni.

Maggie

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