
Autore: Sabrynex
Pubblicato da Rizzoli - Gennaio 2016
Pagine: 419 - Genere: Young Adult
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Rizzoli best

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Cher e Hunter, il bianco e il nero, due ragazzi agli opposti con un unico punto in comune: il dolore. Quando ormai non resta loro altro che sofferenza, l’unico modo che trovano per andare avanti è cercare qualcosa a cui aggrapparsi, e quel qualcosa potrebbe essere un sentimento inaspettato e così travolgente da renderli dipendenti l’uno dall’altra.

«Ho sempre la costante paura di sbagliare, di fare un passo di troppo e cadere giù da un precipizio. Non ho mai pensato che prendendo la rincorsa potrei saltare e arrivare dall’altra parte.»
La fragilità, questa è la caratteristica sulla quale cerca di concentrarsi Sabrynex, la giovane autrice di Over: una fragilità che è provocata da dolori e frustrazioni e che si trasforma in ribellione, in atti sconsiderati e pericolosi, in dipendenza.
Essere dipendenti da qualcosa, come la droga o il sesso o qualsiasi altra cosa, è negativo e malsano, ma pensare di sconfiggere questo genere di dipendenza creandone un’altra verso qualcuno, aggrappandosi a un’altra persona al punto da non trovare una ragione di vita senza di lei, può diventare letale.
Cher è una ragazza che teme l’abbandono per il suo vissuto, nel quale morte e allontanamenti le hanno insegnato a rifugiarsi in sé stessa. Il ritorno a casa del suo migliore amico dopo tempo in cui non si vedevano potrebbe essere l’occasione per riprendere quella vita che aveva lasciato. Ma quando insieme a lui arriva anche Hunter, Cher prova un’attrazione immediata per quel ragazzo così affascinante e inquietante al tempo stesso che la porta a farsi trascinare in un mondo che ha sempre odiato e che, ora, è come fosse una realtà a margine, qualcosa da cui cercare di non farsi coinvolgere e che allo stesso tempo non è così importante quanto il sentimento che prova.
Purtroppo non sono riuscita a entrare in empatia con questa ragazza, ci sono troppe contraddizioni in come viene descritta e come invece si comporta: seria, senza grilli per la testa, onesta e poi invece gli atteggiamenti che Sabrynex le cuce addosso la fanno apparire “facile”, influenzabile, a tratti priva di personalità.
Hunter ha in sé tutte le classiche caratteristiche del bad boy di turno che si ritrovano in questo genere di libri: arrogante, sicuro di sé, dall’aria minacciosa e ambigua. Il problema è che non è solo apparenza, questa volta tutto ciò che di negativo può esserci in un ragazzo in lui è la realtà, dai suoi momenti violenti alla sua non curanza della legalità. Purtroppo non sono riuscita a trovare nulla per poterlo salvare, dai suoi comportamenti ai suoi atteggiamenti sino alle giustificazioni che adduce per tutto ciò che fa e per le persone di cui si circonda; a mio parere l’autrice ha calcato un po’ troppo la mano, si è fatta prendere da tutti i cliché tipici degli new adult senza poi riuscire a trovarne un’uscita verosimile.
Gli intrecci tra i personaggi che si incontrano in Over creano rapporti che non hanno praticamente nulla di positivo da mostrare: amicizie che in realtà si basano su gelosia e invidia, tradimenti che dovrebbero essere angoscianti e invece vengono liquidati in pochi paragrafi, legami famigliari privi di sincerità.
Droga, tentativi di violenza, combattimenti e corse clandestine, bullismo sono temi che l’autrice cerca di inserire in questa storia d’amore “malato” e che sembrano quasi essere messi lì per fare contorno, per creare un pathos che poi non arriva perché non si cerca di sviscerarne le reazioni e le emozioni che ne scaturiscono e, cosa a mio parere molto negativa, non c’è una vera e propria condanna, appare quasi tutto come se fosse “normalità” nella vita dei giovani. Comprendo che la storia in sé implichi raccontare la profondità di un amore tra due giovani contro tutto e tutti, un sentimento che probabilmente l’autrice vorrebbe mostrare come un’ancora di salvezza anche da sé stessi, ma l’accettazione di alcuni avvenimenti, il fare finta di nulla, sono per me incomprensibili e irragionevoli, anche volendoli giustificare con l’amore.
Accadono molte cose durante la lettura, per la maggior parte negative e, purtroppo, invece di parteggiare per i due protagonisti e per l’epilogo felice del loro amore, mi sono ritrovata spesso a domandarmi per quale motivo le illegalità non fossero punite, perché sembrassero l’unico modo per poter “sfogare” una vita dolorosa. Forse per questo l’unica cosa che ho realmente apprezzato è stato l’epilogo, in cui l’autrice ha cercato di inserire suspense e pericolo però in maniera confusa, ma che ha mi ha comunque dato una parvenza di normalità e giustizia ritrovate.
Approfondimento
Over è stata per me una lettura faticosa, che ho concluso a più tratti. L’autrice è giovanissima, ha iniziato a scrivere questa storia a quattordici anni trovando un ampio consenso di lettori, e devo dire che questo un po’ mi spaventa perché spero che né lei né tanto meno i suoi lettori si rispecchino in questi personaggi o sognino un amore di questo tipo.
Credo che il messaggio di Sabrynex fosse quello di porre l’accento su quanto malata sia qualsiasi tipo di dipendenza, di quanto sia importante prima di tutto sapere chi siamo e credere in noi stessi senza farci trascinare da qualcun altro, e che poi l’inesperienza, la giovane età e il fatto di essere influenzata da letture simili l’abbiano un po’ fuorviata perdendosi in alcuni punti e calcando la mano in altri.