
Autore: Jade Chang
Pubblicato da Ponte alle Grazie - 05/10/2017
Pagine: 440 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Rilegato
Collana: Scrittori

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
Dalle stelle alla stalle: in pochi mesi, per un investimento sbagliato, Charles Wang perde tutto il suo capitale. A pagarne le conseguenze la moglie e i due figli più piccoli costretti a rifugiarsi dall’altra parte dell’America a casa della sorella maggiore Saina.

Charles Wang è un ricco imprenditore che ha fondato tutta la sua fortuna sull’urea, ingrediente essenziale per qualsiasi prodotto di cosmesi. L’idea innovativa e geniale era stata pensata durante il viaggio che da Taiwan, città dalla quale era stato esiliato, lo portava in America: durante il volo, con in mano una lista di produttori appunto d’urea consegnatagli dal padre, per caso si era accorta di come quella materia prima fosse presente anche nelle saponette.
«Trasformare la merda in lucido per scarpe»: con questo motto, nasceva il suo business dei cosmetici. Charles è quindi l’incarnazione del ‘sogno americano’, di chi atterrando nel continente a stelle e strisce può realizzare qualsiasi suo desiderio e modificare radicalmente la sua posizione sociale. Charles, infatti, aveva costruito non solo il suo impero in America, ma anche la sua famiglia. I tre figli, Saina, Andrew e Grace erano nati dal suo matrimonio con la prima moglie; rimasto vedovo si era risposato con Barbra. Nell’ultimo lancio di una linea cosmetica, però, qualcosa non aveva funzionato: la banca aveva deciso di negare ogni finanziamento, così Charles – convinto della portata rivoluzionaria del suo progetto – aveva impiegato il suo stesso patrimonio familiare. Neanche sei mesi dopo, il pignoramento della casa di Bel-Air, la fine di un sogno, il drammatico ritorno a una situazione di povertà.
Così Charles ripensa alla sua amata Cina e alla possibilità di recuperare quelle terre che meno di un secolo fa portavano il nome della prestigiosa famiglia Wang e che il regime comunista cinese aveva espropriato. Per farlo, impiega le sue poche risorse rimaste per assoldare un avvocato che sbrighi per lui le opportune indagini. La famiglia è in subbuglio: Andrew deve abbandonare il college e la ragazza che forse amava Emma, Grace lasciare alla scuola il personal computer dal quale era solita caricare le foto per il proprio blog di moda. Anche Saina, la figlia maggiore, è sconvolta alla notizia del fallimento del padre: addio a qualsiasi fondo ereditario e alla riservatezza della propria casa di campagna lontana da New York. La sua famiglia, infatti, si dirige a casa sua con una vecchia automobile, color carta da zucchero, ancora intestata alla prima moglie di Charles.
Approfondimento
Il libro di Jade Chang, primo romanzo della giornalista americana con radici però cinesi, stupisce per la leggerezza e insieme profondità delle tematiche trattate. Il viaggio ‘on the road’ in cui la famiglia Wang attraversa tutta l’America è a tratti esilarante, a tratti decisamente commovente. C’è il silenzio tipico di Barbra che non riesce più a immaginare il proprio futuro, c’è la rabbia di Grace, costretta ad abbandonare la propria adolescenza per rivestirsi di maturità, c’è il travaglio interiore di Saina, un’artista che dopo essersi ritirata dalle scene, è divisa nell’amore tra Leo e Grayson.
C’è inoltre un’interessante parentesi sulla scoperta della sessualità da parte di Andrew, diviso tra la propria romantica concezione d’amore e una visione più modernista del sentimento. C’è soprattutto l’animo sognante e ribelle del capofamiglia Charles che non si arrende all’idea del fallimento ed eroicamente sfida tutto il mondo, laddove tutto il mondo per lui è rappresentato dall’America e dalla Cina. C’è infine, ma non per ordine d’importante, l’idea della famiglia come fulcro fondamentale dell’esistenza umana: i litigi e i contrasti, le separazioni così come gli abbracci e le confessioni, rinforzano l’affetto del vincolo di sangue.
Non c’è, invece, una buona traduzione: molte dichiarazioni sono state mantenute in lingua cinese, costringendo così l’ignaro lettore a sorvolare alcuni incisi e a rischiare di perdersi qualcosa.
Serena Testa
[amazon_link asins=’B075Z7B5SM’ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’222a58e6-7b0a-11e8-a959-45bbc0dd0539′]