Autore: Wu Ming 1
Pubblicato da Einaudi - Maggio 2014
Pagine: 420 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Super ET
ISBN: 9788806220259
ASIN: B08XN7HNK2
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Ogni cosa che la tua mano trova da fare, falla con tutte le tue forze.
Da quando sono sbarcato, più di tre lustri fa, non è trascorso giorno senza che me lo sia chiesto. L’impero ottomano è più sicuro di qualunque altro territorio, ma credi che sia facile? I nostri affari, i nostri spostamenti, il nostro modo di vestire. Ogni cosa è posta sotto il controllo delle autorità. Non siamo davvero liberi di coltivare i nostri sogni. Tu hai mai avuto un sogno, Manuel?
Iniziare un romanzo storico con la titubanza con la quale ho sempre affrontato certi libri, ma stavolta accompagnata dalla curiosità di capire come un Altai potesse entrare in vicende e conflitti tra popoli. Tutti gli eventi si susseguono in modo elaborato, creando una trama abbastanza scorrevole, lineare, non troppo “pesante”, grazie all’alternanza di personaggi principali e secondari, reali e inventati. Ambientazione stimolante, che parte da una Venezia del 1500, fino a raggiungere Dubrovnik e terminare a Costantinopoli, prima di ritornare a Venezia, dove arriva completamente tutto il fascino dell’acqua e della città. Numerose sono le riflessioni che le tante metafore, portano a fare; mettendo in rilievo sentimenti forti come l’amicizia, la libertà, la lealtà. Ad esempio, Yussef e Manuel, due dei personaggi che più mi hanno colpito, vivono inseguendo un sogno: la libertà del popolo. E così lottano per raggiungerla, proprio come fanno gli Altai, falchi che volano in cielo.
C’è il rapporto di amicizia e lealtà tra Ismail e compagni, con un bambino che, insieme attraversano il deserto: l’immagine forte e indelebile di un vecchio e di un bambino che rappresentano il cammino verso la speranza, verso la vita che continua, nel bene e nel male. Degno di nota è il gioco delle identità che si legge tra le righe in alcuni dei personaggi, come Dna, Gracia, Manuel e Yussef: cambiano i loro i nomi, cambiano le loro abitudini e si adattano a seconda delle necessità che si presentano nella vita. Credo che Wu Ming sia riuscito nel suo intento: descrizione di eventi passati, con un forte richiamo al nostro presente.
Approfondimento
La parte che più mi ha colpito è il racconto dell’assedio cipriota di Famagosta e del supplizio inflitto a Marcantonio Bragadin. Senza dubbio molto triste, ma realistico. L’aspetto che più mi è piaciuto del libro è la caratteristica che accomuna i tre personaggi principali: sono degli incendiari. Sempre alla ricerca di trovare il proprio posto nel mondo, di risolvere conflitti del passato e lotte con gli uomini. Bel romanzo storico, preciso ma non difficile, che si fa leggere…. Anche da chi, come me, non è proprio un’amante del genere.
Giugi