
Autore: Oliver Bourdeaut
Pubblicato da Neri Pozza - Aprile 2016
Pagine: 141 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori delle tavole

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Mister Bojangles suonava ogni giorno per la strana donna dai tanti nomi. Lei era Georgette, Renée, Mary-lou. Ma, prima di tutto, era una splendida donna e un’amorevole madre: in una folle corsa in attesa del suo Bojangles.

Aveva un rigonfiamento sotto la manica, e all’inizio avevo pensato fosse una malattia, finché […] l’avevo vista estrarre il rigonfiamento dalla manica e con quello soffiarsi sonoramente il naso. […]. Io avevo colto l’occasione per chiederle se era sempre lo stesso fazzoletto, ma per tutta risposta lei aveva stretto fortissimo il moccio nel pugno e mi aveva urlato di uscire di classe immediatamente.
Il protagonista di Aspettando Bojangles è un bambino, figlio di un amore folle tra due genitori folli. Il padre, che di mestiere faceva “l’apritore di garage” grazie all’amicizia con un senatore, amava chiamare la madre ogni giorno con dei nomi diversi. Non perché fosse stanco di lei, anzi! Amavano scherzare così, con questo modo di reinventarsi ogni giorno per amarsi ogni giorno come fosse la prima volta. Marylou, Renée, Joséphine, e ogni 15 febbraio Georgette. Sì, perché l’anniversario degli innamorati per loro non era il 14 febbraio, ma il 15 e ogni momento della loro vita.
Si amavano di un amore forte e sincero e dal loro amore era nato questo bambino, che per la madre non era né bambino né adulto, ma il personaggio di un romanzo cui chiedeva di raccontare le storie quando la vita, con i suoi inganni, la rendeva triste. Lui viveva due vite parallele: la prima a casa, con gli adulti che sorseggiavano i cocktail e fumavano e ballavano sino all’alba, quando poi crollavano stremati su ogni angolo della casa e sui due suoi lettini; l’altra a scuola, con gli altri bambini della sua età, con cui fingeva di avere una vita normale fuori dalle mura della scuola. Lui amava solo la sua prima vita, anche se si rendeva conto che non era poi così comune che un bambino restasse sino all’alba a chiacchierare con “i grandi” e che condividesse la sua camera con lo Sconcio, un caro amico del padre che delle feste faceva la sua arte primaria, e Damigella di Numidia una specie di uccello in via di estinzione.
Ma la vita non è solamente bere e ballare sino all’alba: la vita è fatta di tante cose molto noiose, come le tasse e le malattie, che arrivano proprio quando tu sei in aria, eseguendo l’ultimo passo di danza per Mister Bojangles.
Aspettando Bojangles è un romanzo che fa riflettere sulla stranezza della vita. I nostri personaggi vivono nel loro mondo anticonformistico, fatto di danze e musica a volume alto, di cocktail e amici. Ben presto capiranno che la vita, purtroppo, ti mette davanti a delle situazioni molto critiche che ti sconvolgono e cambiano radicalmente.
La pazzia di Georgette-Marylou-Josephine è appunto quella di amare troppo la vita per sprecarla preoccupandosi delle responsabilità e dei doveri di adulto. Potrebbe sembrare un comportamento immaturo, ma chi di noi non ha mai pensato di fuggire via dalla propria vita, dalle proprie responsabilità e dalle situazioni tristi che ci circondano, per tornare bambini e gioire delle piccole cose, anche banali, che la vita ci offre?
Il nostro cervello è diviso in un’area genitoriale e un’area del bambino: da adulti l’area del bambino è soffocata dall’area genitoriale che ci obbliga ad assumerci le nostre responsabilità e smetterla di sognare.
È per questo che, nei visi appesi degli adulti, si scorgono dei solchi profondi e nei capelli il biancore dell’insoddisfazione che si tenta di nascondere.
Approfondimento
Mister Bojangles fu un uomo di strada arrestato erroneamente per omicidio. In cella, parlava con i compagni del cane scappato via da lui e della sua triste vita, e uno di loro chiese cosa si potesse fare per ritrovare il sorriso in un posto cosi cupo. Mister Bojangles, allora, si alzò e iniziò a ballare il tiptap, riportando il sorriso tra i suoi compagni.
Per loro era come una preghiera, la ascoltavano e ballavano in continuazione perché speravano che un giorno Mister Bojangles sarebbe tornato e avrebbe ballato con loro. Brano di Nina Simone triste ma allo stesso tempo allegro, caratterizza questo romanzo così strano e così affascinante. La famiglia di Aspettando Bojangles vive in un loro mondo invidiabile, almeno in parte, perché reagisce in maniera folle a tutto ciò che le capita. Solo alla morte non c’è rimedio, mentre sinché si è in vita, che si balli sino allo sfinimento, sino a che il sole non riprende il suo ciclo giornaliero, e che si rida anche delle cose più stupide. La vita è una sola, viviamola al meglio!
Mary Marinella