Autore: Laura Calosso
Pubblicato da SEM - Giugno 2023
Pagine: 368 - Genere: Narrativa Italiana, Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788893905459
ASIN: B0C6L2HDVD
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La giovane Lily lascia Londra diretta a Bordighera, accompagnata dalla zia, ufficialmente per trascorrere un lungo periodo di vacanza, ufficiosamente per adempiere al piano di suo padre che vuole trovarle un marito dai cospicui mezzi.
Sapeva che, anche lasciandola libera, Lily non avrebbe avuto il carattere per fare nulla, ad eccezione delle cose per le quali era programmata. […] Era tutto così diverso dalla sua vita precedente, eppure le pareva di essere sempre stata lì, nel preciso istante in cui l’onda urtava la riva.
Nell’ottobre del 1899 Lily parte da Londra e giunge a Bordighera accompagnata dalla sorella di suo padre, Lady Amabel. Alloggiano presso il prestigioso Hotel Angst, luogo di vacanze di molti connazionali e anche luogo di transizione per coloro che, di ritorno dall’India, si fermano per qualche tempo ad acclimatarsi prima del rientro in patria.
Lily e sua zia si preparano a trascorrere un lungo periodo a Bordighera, ma quella che inizialmente sembra una vacanza è in realtà un investimento a lungo termine: il padre di Lily, un tempo ricco aristocratico terriero, ha perso gran parte delle sue ricchezze e l’unico modo per ritornare a uno stile di vita adeguato al suo rango è organizzare per sua figlia un matrimonio con un uomo molto facoltoso.
ll padre di Lily, Lord J., ha speso parecchio denaro per il viaggio di entrambe le donne. Mentre lui spera di avere presto un tornaconto, sua sorella spera nella riabilitazione del suo status sociale decaduto a seguito del tracollo finanziario.
La storia descritta in Bordighiera Grand Hotel non mi ha minimamente coinvolto, principalmente perché mancano proprio gli elementi per rendere la storia interessante. Mancano infatti uno stile di scrittura accattivante e una storia meritevole di essere raccontata.
I personaggi sono caratterizzati in modo da risultare a me sgradevoli. Lily è una ragazza svenevole e piagnucolosa, sua zia è una donna estremamente superficiale e snob. Gli altri che forse potevano avere qualcosa da dire vengono relegati a semplici comparse.
Non ne consiglio la lettura a meno che non ci sia nient’altro nei dintorni.
Approfondimento
All’inizio del ‘900, Bordighera è una rinomata località di vacanza per gli inglesi benestanti che ne apprezzano il clima mite e l’eleganza dei luoghi.
Nell’autunno del 1899 vi giunge anche Lily, una giovane donna accompagnata dalla zia che assume anche il ruolo di chaperon. Il padre di Lily è un uomo senza scrupoli, giudica la figlia inutile ai fini della continuità della casata e un peso dal punto di vista economico, perciò la manda in Riviera perché le si possa trovare un marito ricco, tra i compatrioti che frequentano la località.
Questo viaggio è costato molto al padre di Lily ma lui spera di avere presto un beneficio, un’affluenza di denaro che possa riassestare le sue finanze, ridotte al minimo dopo la crisi.
Il compito di trovare un marito adeguato viene affidato a Lady Amabel, una donna opportunista e superficiale, attraverso la frequentazione di salotti famosi, partecipazione a cene con ospiti di riguardo e soprattutto puntando sull’arrivo in Hotel di ospiti altolocati che accompagneranno la Regina d’Inghilterra proprio nel suo imminente soggiorno all’Angst.
La zia di Lily è insopportabile, rumorosa e invadente, e trascorre le sue giornate a cambiarsi d’abito e a spettegolare.
Lily dal canto suo è una sedicenne lagnosa che sviene per nulla. Anche se in quegli anni le donne non erano tali se non erano soggette a continui svenimenti, perlomeno nelle storie raccontate sui libri, questo la rende tutt’altro che gradevole.
Ci sono anche altri personaggi che sembra debbano avere un ruolo decisivo nell’evolversi della storia ma che vengono poi trascurati: Renzo il facchino poliglotta e Darius Evans, una sorta di spia.
I due sono entrambi innamorati di Lily, ognuno a suo modo, ma il racconto dei loro sentimenti è breve e incolore, quasi fossero privi di importanza.
Nel libro sono presenti continue e inutili citazioni botaniche ed artistiche nel tentativo di arricchire il contenuto frivolo e noioso, senza riuscirci. Anche i riferimenti storici sono frequenti e superficiali. Sarebbe stato più utile concentrarsi solo su uno, che potesse legarsi bene alla storia.
Ho trovato questo libro molto noioso e non credo di volerne consigliare la lettura.
Angela Atzeni