
Autore: Elizabeth Jane Howard
Pubblicato da Fazi - 6/10/2018
Pagine: 450 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Rilegato
Collana: Le strade

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Emmanuel, Lillian, Jimmy e Alberta: un quartetto eterogeneo per età, indole, cultura e personalità. Emmanuel è un drammaturgo di successo, incline a tradire la moglie Lillian con non poca disinvoltura. Jimmy e Alberta si uniscono alla coppia nei ruoli, rispettivamente, di aiutante trasversale e segretaria. La convivenza su un’isola greca sarà per tutti loro l’occasione per scorgere orizzonti inaspettati, capaci di rimescolare sentimenti e progetti, passato e futuro.

“Dopo, ogni cosa ha accelerato ed è precipitata; tutto è accaduto troppo in fretta, come se dovessi rincorrerla, la mia vita, correndo a perdifiato e gridando inascoltata per il bisogno di scegliere, mentre gli eventi si succedevano frenetici, del tutto al di là del mio controllo.”
Cosa può legare un drammaturgo inglese di sessantadue anni ad una diciannovenne coscienziosa ma priva di esperienza? Potremmo dire il caso e forse è davvero la semplice fatalità che permette a certi incontri di realizzarsi. In modo semplice e non programmato. Incontri accidentali destinati a cambiare una o più vite. O magari semplicemente a variare un piccolo tratto di quelle vite, creando una deviazione cui non si era preparati.
È così che il presente della giovane Alberta assume improvvisamente un ritmo accelerato. Da ragazza di campagna si trasforma in segretaria del famoso Emmanuel Joyce e, prima ancora di potersene accorgere, sarà seduta al suo fianco su un aereo che li porterà a New York. Tutto sembra voler correre, tanto che sia il diario che le lettere che continua a scrivere con cura e dedizione faticano a seguire l’andamento delle sue giornate.
Dopo una settimana trascorsa nella Grande Mela, sono raggiunti dalla moglie di Joyce, Lillian, e da Jimmy Sullivan, regista e aiutante di Emmanuel. Mentre i due uomini continuano l’affannosa ricerca di un’attrice adatta per interpretare il ruolo da protagonista in una delle commedie di Joyce, Lillian si accorge improvvisamente di come dietro quel suo vivere apparentemente ovattato si nasconda una profonda sete di cambiamento: “Ho scoperto che sto vivendo nella speranza che le cose a un certo punto cambino”. Ma come cambiare? Come fare pace con il ricordo di Sarah, la figlia morta prematuramente, con l’eco dei continui tradimenti del marito e con un corpo troppo fragile? Come riempire una vita che sembra non riuscire ad avere un senso? Una vita in cui si ha la sensazione di essere unicamente sballottati da un continente all’altro, senza una vera ragione?
Lillian propone al marito l’idea di una vacanza che ha il sapore di una fuga. Una fuga da un presente tanto chiassoso da rendere difficile ascoltare i propri pensieri. Una fuga in una piccola isola della Grecia che permetta ad ognuno di loro di ritrovare se stesso. Quel micro mondo apparentemente cosi lontano dalla realtà sarà davvero in grado di far emergere dinamiche nuove, dipanando sentimenti e ricordi archiviati da anni. Sarà capace di allentare e far esplodere tensioni, mostrando la forza arrogante, ma non priva di esitazioni, degli amori ancora acerbi. Verrà così offerta ai personaggi l’occasione per effettuare un improvviso ma irreversibile “cambio di rotta”, al termine del quale niente sarà più come prima.
Approfondimento
Cambiare: un verbo che fa paura. Abbandonare il vecchio per il nuovo. Perché? Per inseguire un desiderio, per noia o stanchezza, per caso… magari per tutte queste ragioni insieme. È quello che capita ai protagonisti di questo romanzo: vivere e raccontare gli effetti di un cambiamento. Noi lo vediamo dal loro punto di vista, attraverso i loro occhi: increduli quelli di Alberta, spenti ma desiderosi di riaccendersi quelli di Lillian; ormai un po’stanchi ma in cerca di amore quelli di Emmanuel, razionali e pragmatici quelli di Jimmy.
E non importa se le età sono diverse, se per qualcuno la vita è quasi alla fine e per qualcun altro è ancora all’inizio. Nonostante infatti i quattro protagonisti rimarchino spesso lo scarto tra i loro anni, la Howard ci dimostra come non sia mai troppo tardi per cambiare. Ma cosa cambia veramente? Siamo noi a cambiare, il nostro sguardo o la vita che ci circonda? Cambiano i nostri sentimenti o le nostre ragioni? I nostri propositi o le nostre azioni? In cosa consiste davvero il cambiamento?
Elizabeth Howard prova a dare delle risposte, scavando nell’animo dei suoi personaggi. E per ognuno, come inevitabilmente per tutti noi, queste risposte saranno diverse. Alla fine del romanzo, ciascuno dei protagonisti avrà compiuto il suo percorso di analisi e crescita, ritrovandosi pronto per intraprendere un nuovo tratto di strada, con una prospettiva rinnovata ma senza rinunciare al proprio passato.
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