Autore: Enzo Gianmaria Napolillo
Pubblicato da Feltrinelli - Marzo 2020
Pagine: 248 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807033803
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
🎬 La video recensione su Youtube
“Conosce a memoria decine di numeri di telefono, il prezzo al chilo del pane e del prosciutto. La matematica e una memoria fotografica o aiutano a delimitare confini in cui sentirsi sicuro” (Carlo)
Carlo ha 33 anni e ogni giorno rispetta una routine ben precisa che inizia con la colazione insieme al padre Anselmo nel bar dell’amico Beppe. Un giorno qualcosa cambia: la nuova cameriera Leda gli sorride e lui stesso ricambia. Sembra una cosa da poco ma per Anselmo “è sufficiente, vorrebbe alzarsi e abbracciare la cameriera del bar”. Sì, perché Carlo non è un ragazzo qualunque: un grave trauma subito da giovane l’ha fatto retrocedere in un guscio sicuro che si è creato lui stesso, dove tutto è sotto controllo e la matematica governa tutto.
I due genitori si sentono impotenti di fronte a questa situazione, da anni Carlo vive in un mondo tutto suo e limita le interazioni con le altre persone allo stretto necessario. Ogni giorno sembra sempre uguale e nessuno sembra vedere la fine, la situazione è difficile e Anselmo e Rita non sempre riescono ad affrontare le giornate col sorriso e la spensieratezza. Enzo Gianmaria Napolillo ci racconta delle giornate di Carlo e della sua famiglia, dei suoi ricordi facendoci ripercorrere quello che è successo nel passato e che l’ha portato a essere quello che è. Ci racconta del magico incontro con Leda e di quel sorriso, che per la maggior parte delle persone sembra niente, ma per Carlo è una mano tesa verso qualcosa di sconosciuto e magico.
Un romanzo dolce e dal sapore quotidiano, dove la matematica è al centro della vita di Carlo, come testimoniano i 327 CD gelosamente custoditi sotto il letto e diligentemente catalogati (e badate bene erano 327 giusti), e dove i piccoli gesti fatti con amore possono fare la differenza e riportare a galla sensazioni e sentimenti sopiti da un po’.
Approfondimento
Due linee temporali accompagnato il lettore in Carlo è uscito da solo: da un lato il presente di Carlo e della sua famiglia e dall’altro il passato del ragazzo, che nasconde un grave segreto che l’ha reso la persona che è oggi. Un ragazzo dai modi educati e gentili, ma vulnerabile agli stimoli del mondo esterno, fino al giorno in cui incontrerà Leda in quel bar. Da quel momento “il luogo delle sue giornate tutte uguali all’improvviso si è trasformato in luogo di incontri, di emozioni, che non è sicuro di saper gestire”. Il suo carattere stimola subito l’empatia del lettore e lo avvicina al personaggio, tanto da farlo diventare quasi come un amico col passare delle pagine.
La scelta narrativa di creare questi due filoni viene accentuata anche dall’uso dei tempi verbali: l’autore usa il presente per raccontare il Carlo adulto, con le sue difficoltà e i suoi numeri, mentre usa il passato per raccontare il Carlo giovane, impegnato nella vita da studente, nelle prime cotte e nei dissapori coi compagni. L’uso di questi due tempi verbali però è netto, quasi a voler sottolineare una chiara linea di confine tra le due facce dello stesso personaggio: Carlo non è più quello che era nel passato ma è una persona diversa ora, più matura e aperta al cambiamento più importante.
La scrittura dolce usata da Napolillo è perfetta per raccontare un tema molto delicato come quello del bullismo e della violenza, capaci di indebolire una persona e farla regredire in un guscio protettivo difficile da scalfire. Ogni giorno si deve combattere con la paura quotidiana di trovare le persone che ti hanno preso di mira e cercare di sopravvivere, anche i genitori si trovano a fronteggiare con fatica la situazione e spesso ne vengono sopraffatti. Ma basta un piccolo gesto perché tutto possa cambiare, ed Enzo Gianmaria desidera raccontare questo piccolo miracolo con una delicatezza e una dolcezza infiniti.
Alice Chiesurin