
Autore: Salvatore Striano
Pubblicato da Chiarelettere - Marzo 2020
Pagine: 221 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Tascabili
ISBN: 9788832961997

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Latitante. Arrestato e portato al carcere di Valdemoro, Madrid. Salvatore Striano, appena fatto l’ingresso in quello che dovrebbe essere un carcere, nota delle differenze con il carcere italiano. Ha deciso: In Italia non vuole tornarci, dice che li è nettamente peggiore che li. In Spagna può usufruire dell’intimità con la moglie, può chiamare ogni volta che vuole e in più, non gli è permesso stare tutto il giorno in una cella. Verrà trasferito, ha lottato, non è bastato. Deve tornare a Rebibbia, in Italia e scontare la pena.

Sulle tavole di un palcoscenico io non vi do la performance di un attore. Io vi do, immediatamente, tutto quello che sono.
Carcere di Rebibbia. Sasà in quella gabbia claustrofobica, non riesce a dormire. Non si vuole mettere nei guai e cosi, si fa portare in isolamento, preferisce stare in isolamento. Se non vogliono dargli l’isolamento, vuole la camera singola, la ottiene. Muore la madre, sta male, non sa che fare: si fa prescrivere le gocce. Gli danno un copione, non sa che farsene. Lo appoggia sul tavolo con sopra la macchinetta del caffè, lo macchia, non gli importa. Uno sguardo glielo dà, non se ne separa più, gli è entrato dentro. Metamorfosi: Shakespeare, Beckett ed Eduardo De Filippo. È La sua metamorfosi con la carta. Gli si è radicato dentro. Niente gocce, solo libri.
Mi sale il magone e insieme mi sale una rabbia così grande che vorrei averlo davanti, Dante, per spiegargli due o tre cose sulla vita. Eh no, caro Dante, io nei tuoi gironi non ci sto. Io le ho fatte tutte, e allora ti voglio vedere a capire dove mettermi. Mi piazzi in un girone, poi ti accorgi che invece stare meglio in un altro, poi in un altro ancora…E quando avrò fatto tutto il giro dei tuoi gironi lo sai dove sto io, Dante bello? Io sto fuori.
Approfondimento
Come Shakespeare può salvarti la vita è un romanzo biografico di Striano sulla sua redenzione e detenzione a Rebibbia. La prospettiva di un ex ‘Testa matta’ cambia radicalmente, con il teatro. Il teatro diventa la sua medicina. Shakespeare diventa il suo ‘ San Gennaro’. Striano utilizza una scrittura semplice, si concentra sui dialoghi e sulle sue riflessioni sulla vita. Mette a nudo, i suoi pensieri. Un libro che ci fa vedere una realtà remota, una realtà che conosciamo per ‘sentito dire’, ma, non abbiamo mai provato a immaginare com’è vivere in un carcere.
Striano con questo suo libro, oltre a raccontarci la sua storia, vuole anche, che il sistema carcerario venga cambiato e dia una possibilità ai detenuti, a rieducarsi e non incattivirsi ancora di più. Devono evadere dalla realtà. Lui ci è riuscito. Ma non solo il teatro gli ha aperto le porte di un altro mondo, gli ha anche permesso di studiare e di saper presentare in una istanza. L’istruzione, il teatro, lo hanno salvato. Lo hanno portato come si suol dire ‘sulla retta via’. Questo gli ha permesso di vedere la vita, sotto un altro punto di vista. È diventato in un attore, lo abbiamo visto in ‘Gomorra’ per esempio. Shakespeare gli insegna a non vendicarsi con l’eliminazione, ma in un altro modo con l’umiliazione.
Emiliya Dolan Pietropaolo