Autore: Joy Martina
Pubblicato da My Life - Gennaio 2019
Pagine: 159 - Genere: Istruzione & Guide
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788863865202
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Lo sapevi che il cervello umano riceve 11 milioni di bit di informazioni al secondo? E che la mente conscia al secondo ne può elaborare solo 126? Un sovraccarico di informazioni che causa stress e alienazione.
In questo manuale l’autrice aiuta le persone a invertire questa tendenza e le educa a sviluppare la propria intuizione, la più alta forma di intelligenza secondo la rivista statunitense Forbes.
Per sopravvivere in un’era catastrofica hai bisogno dell’intuizione, non di Google.
Esiste un indicatore di personalità (scala di Myers-Briggs), basato sugli studi di Carl Jung e utilizzato dall’85 per cento delle maggiori società statunitensi per assumere personale. Una delle principali unità di misurazione è l’intuizione. Con i punteggi più alti compaiono personaggi del calibro di Mark Zuckerberg, Oprah Winfrey, Barack Obama, Steve Jobs, Stephen Hawking.
La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono. (Albert Einstein)
Il libro è strutturato in cinque step da seguire per accedere alla propria intuizione e al proprio potenziale. Ogni stadio alterna una sezione teorica a una più pratica in cui vengono formulati esercizi, tecniche, dati consigli in relazione all’argomento trattato.
Il testo è ricco di prove scientifiche, descrizioni di esperimenti volti allo studio e all’analisi di come cervello e intuito interagiscano. Joy Martina illustra come il sesto senso si rivolga a noi sottovoce e spesso sfugga, distratti come siamo dal brusio esterno. Si sofferma sull’importanza dei pensieri e di come questi influenzino le azioni per tradursi poi in credenze e convinzioni. Il segreto, spiega la dottoressa Martina, è simpatizzare con il nostro mondo interiore, il nostro inconscio. A tal proposito propone dei semplici strumenti per schermarsi dal rumore esterno, riprogrammare il cervello, dire no con grazia, formulare domande edificanti che inducono la mente inconscia ad attivarsi ed elaborare strategie efficaci. Pratiche molto elementari, da apparire quasi banali. Ma è proprio nella semplicità che spesso si cela la soluzione migliore.
Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra visione interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno cosa volete diventare. (Steve Jobs, in occasione della cerimonia di consegna diplomi all’Università di Standford)
A metà percorso entra in gioco il perdono e il ruolo delle emozioni che arrivano a influire sulla nostra fisiologia e a cronicizzarsi sul corpo. Ed ecco una pratica utile per stimolare il fegato, tra i principali organi preposti alla disintossicazione di emozioni tossiche quali la rabbia.
Joy Martina spiega come il nostro atteggiamento sia più importante di tutte le pianificazioni strategiche del mondo e come si debba avere il coraggio di accettare ciò che realmente si desidera, senza la sopraffazione dei condizionamenti socio culturali che ci educano al “non merito”, al “non sono in grado”. L’autrice presenta una tecnica che, agendo sulle ghiandole surrenali produttrici di adrenalina e cortisolo, stimola il coraggio.
Il successo dipende per l’80 per cento dalla psicologia, mentalità e attitudine, e solo per il restante 20 per cento dalle competenze. (Anthony Robbins)
Infine il focus è diretto alla facoltà di attingere alla saggezza dell’universo. Sfoggia una serie di casi attestanti come le intuizioni di nuove scoperte spesso si verifichino dopo un incidente casuale. La gomma vulcanizzata Goodyear, nata per errore in cucina, ne è un esempio.
Il comando Christallin è una tecnica potente al riguardo. Tale pratica, proposta quasi sempre nei seminari live di Joy e del marito Roy Martina, consente di attivare le onde cerebrali theta, elette come le onde dell’energia di guarigione e dell’intuizione stessa.
Nel complesso una lettura discreta, forse mi aspettavo qualcosa in più vista la notorietà dell’autrice.
Il libro tuttavia è chiaro e funzionale, di facile accesso anche ai non addetti ai lavori. A tratti interessante, a tratti un po’ noioso, talvolta ampolloso quando gli esempi riguardano la vita personale dell’autrice.
Anche se non mi ha pienamente appagata, ne consiglio comunque la lettura in quanto si possono estrapolare strumenti e consigli utili da integrare nel proprio vissuto.
Approfondimento
Nel libro viene richiamato uno studio americano da cui si evince che il punto di non ritorno tra emozioni positive e negative è di 3:1. In una coppia l’equilibrio tra interazioni positive e negative, per una buona durata del rapporto, è addirittura di 5:1. Per stabilizzare una singola emozione negativa servono dunque più emozioni positive.
Stefania Ferri