
Autore: Alessia Gazzola
Pubblicato da Longanesi - Ottobre 2020
Pagine: 300 - Genere: Gialli, Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: La Gaja scienza
ISBN: 9788830452503

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Ci sono due modi di prendere la vita: il primo costruendo una lista di buoni propositi, fortezze sicure, tanto strette da non permettere a niente di conosciuto di volare via e allo stesso tempo a niente di nuovo di fare capolino e l’altro, bè, è come andare nel proprio ristorante preferito, quello che si ama e sapere che c’è un menù sempre nuovo e l’imbarazzo sta solo nella scelta. Le abitudini ci danno solo l’illusione della stabilità, il luogo dove possiamo sentirci più sicuri e far sentire al sicuro gli altri è il nostro cuore.

Chi è che disse che la vita è un banchetto e solo gli idioti muoiono di fame?
Hmm.… non saprei e nemmeno Costanza! Però una cosa è certa l’assillo dei buoni propositi e del cercare di far ruotare la vita attorno a un magico asse che – come un talismano – ti salva dall’ennesima cazzata, priva Costanza del piacere di sedersi al tavolo della vita e di assaporare come in uno stato di grazia le prelibatezze che le passano sotto gli occhi.
E tac! Ecco pronta la ricetta per condannarsi a una vita grigia e fredda dove, collezionando a iosa coccardine da brava ragazza, più cerchi di evitare gli errori più ne commetti.
E di errori Costanza ne sa qualcosa. Tuttavia non è proprio convinta che quei due giorni di quattro anni fa a Malta, con Marco, siano da far rientrare nella categoria anche perché oggi Flora non sarebbe accanto a lei.
Nata come anatomopatologa, ha deciso di accettare un lavoro temporaneo presso l’Istituto di Paleopatologia nella splendida Verona. Certo non è la sua amatissima Messina di cui le manca tutto, a cominciare dalla granita alla fragola con panna e la brioscia con il tuppo, fino a sciogliersi di nostalgia per i ricordi sparsi nelle viuzze della sua città, ma è comunque “casa”. E forse è proprio il bisogno di sentirsi a casa che spinge Costanza a rilevare a Marco l’esistenza di Flora – con un po’ di ritardo, circa due anni e mezzo – ma Marco sembra averla presa bene e di questo se ne stupisce anche lui, unico intoppo è che sta per sposarsi e non con una qualsiasi ma con Miss Perfezione, Federica!
A nulla serve il mantra che Costinz si ripete: “Me la devo far passare. Me la devo far passare. Me la devo far passare”. D’altronde per chi mai ha funzionato?!
Ma non tutto ruota attorno a Marco.
In Istituto sta imparando molto e anche se la sua grande passione è quella di fare il medico non manca di essere disponibile e più che utile al team di cui ormai si sente già parte: Anselmo un medievista, Miss Sarah Foley un’antropologa americana nata e cresciuta in Italia, e il professor Melchiorre, fondatore dell’Istituto, anatomopatologo anche lui, colpito da una malattia che gli crea non pochi problemi alla vista e a cui Costanza è ben disposta a prestare i suoi occhi.
Al grido di Ans: “Macallè, te la vuoi fare una gita a Milano?” tutto il team si carica sul furgoncino ribattezzato George per giungere sul sito dove un tempo sorgeva la vecchia chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Durante lo scavo per l’apertura di una galleria, sotto la chiesa sono stati ritrovati dei resti umani di epoca basso medioevale. E qui Costanza farà la conoscenza delle due donne le cui ossa sono state ritrovate: Bernarda e Andreola Visconti. Entrambe furono punite con una sorte tragica per il solo desiderio di sentirsi libere e amate. Ma c’è di più alla morte di Bernarda una donna di nome Anna Bencivenni ne ruberà l’identità, spacciandosi per la figlia di Bernabò Visconti sopravvissuta all’ira del funesto padre.
Come Anna ribattezzata l’impostora anche Costanza sente di vestirne i panni perché tutte le volte che Marco la guarda si sente tremare le gambe ed è così tanta la paura che lui possa capire qual è la speranza che nutre il suo cuore da distogliere in fretta lo sguardo eppure anche gli occhi di lui nascondono un segreto che Costanza vorrebbe tanto riuscire a cogliere.
Approfondimento
Costanza e buoni propositi è il secondo romanzo della serie incentrata sul personaggio di Costanza Macallè. Il primo è Questione di Costanza.
La scrittura di Alessia Gazzola è piacevolissima, leggera e scorrevole. Ci regala una lettura immersiva in un romanzo composto da tanti ingredienti, il genere sentimentale e giallo che si intrecciano a vicende storiche sapientemente trattate e inserite ad hoc nell’impianto narrativo.
Elisa Guerra