
Autore: Michelle Zauner
Pubblicato da Mondadori - Novembre 2022
Pagine: 256 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Audiolibro, Copertina Rigida, eBook
Collana: Oscar fantastica
ISBN: 9788804754329
ASIN: B0BJ5NCJZS

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Cucinare è come amare, o ci si abbandona completamente o si rinuncia.
Harriet Van HorneMolto si è scritto sull’eterno rapporto odio/amore madre figlia. Libri bellissimi o terribilmente brutti, si sono alternati nel corso della storia letteraria di ogni paese. È un argomento spinoso, spesso autobiografico come questo. Tuttavia questo libro si differenzia in una cosa sostanziale dagli altri scritti, il rapporto familiare passa attraverso una componente nuova e inaspettata, il cibo. Crying in H Mart è una storia tenera, un piatto condito con amore, rabbia, gioia, solitudine e solidarietà, cose mai dette, abbracci mai dati, carezze nascoste. Un emozionante lettura per scoprire una storia forse vecchia come il mondo, ma sempre nuova perché fatta di sentimenti che anche se ancestrali riescono sempre a rinnovarsi ed essere giovani, vivi, indimenticabili, come questo libro che vi porterà così lontano eppure così vicino alla persona che ogni figlia ama di più al mondo, anche quando quest’amore non ha senso e ti spezza l’anima: la propria madre.

Nella carne e nel sangue di ognuno rugge la madre.
Cesare Pavese
Michelle è una bambina metà americana e metà coreana. In sé la cosa non ha molta importanza, ma per lei è sempre stato un punto su cui riflettere. La sua famiglia è molto diversa dalle altre, suo padre è un ex detenuto, ex tossico, ex malvivente, ex molte cose, che però ha messo la testa a posto e ha sposato la donna di cui si è innamorato. Sua madre è una donna coreana che, nonostante viva in America da tempo e sia determinata a considerare sua figlia americana a tutti gli effetti, non ha mai abbandonato il suo stile di vita coreano. Michelle si ritrova quindi catapultata sin da piccola in due universi assolutamente diversi l’uno dall’altro e come trait d’union solo sua madre. Infanzia, adolescenza ed età adulta, sono tre capitoli della sua vita in cui Michelle acquisisce a mano a mano la consapevolezza dell’amore inconsueto ma fortissimo della madre. Gli episodi bizzarri si sprecano nella sua giovane vita, l’ossessione della madre per l’estetica, le borse, la pulizia e l’ordine e poi l’esatto opposto, la ribellione di essere sé stessi, la lotta per affermarsi e la saggezza di non dimenticare le proprie radici.
Al centro di tutto, sempre, c’è il cibo. Coreano, tradizionale, preparato con amore investendo tempo ed energie, l’espressione del legame indissolubile tra madre e figlia nonostante le differenze. Michelle vive questo rapporto con sofferenza perché non è ancora in grado di capire cosa si cela dietro alla patina di perfezione che sua madre le mostra in continuazione e si ribella a quella figura ed al suo mondo, al suo cibo, al suo amore. Lascia gli studi e decide di realizzare il suo sogno di diventare una artista. Comincia così una nuova vita lontana dalla sua vecchia esistenza, trova l’amore, l’amicizia ed inizia soprattutto a trovare sé stessa, eppure avverte il disagio, la mancanza di qualcosa che l’ha accompagnata sempre.
In questo contesto di rinnovamento improvvisamente irrompe lo spettro della malattia. La madre di Michelle si ammala e il suo mondo crolla. La giovane donna che sta sbocciando ritorna figlia. Al principio la ragazza si sente impotente e inadeguata, terrorizzata da quell’evento tanto più grande di lei, eppure gli insegnamenti che negli anni si sono accumulati nel suo cervello e nel suo cuore le daranno la forza ed il coraggio di affrontare la paura più grande di ogni figlia.
Approfondimento
Se anche solo per un istante pensavo di essere strana, gli occhi di mia madre mi guardavano da sopra gli occhiali, e come due puntine da disegno mi fissavano saldamente al mio posto nel mondo.
Banana Yoshimoto
Leggere Crying in H Mart è stato per me un tuffo nel passato, purtroppo ho vissuto una storia molto simile, come sfortunatamente molte di noi. Michelle scrive con semplicità e senza particolare pretenziosità, il libro è essenziale, concentrato più sul contenuto che sulla forma, il che lo rende scorrevole. Mi ha colpito tantissimo il legame strettissimo che le due donne avevano con il cibo, il loro veicolo di conduzione dell’amore.
Personalmente conosco la cucina coreana e l’apprezzo e so che ogni piatto ha bisogno sempre di preparazioni abbastanza lunghe, forse per questo è particolarmente adatta ad essere una delle cucine che riflettono l’amore per le persone per cui si preparano i cibi. Leggendo queste pagine, oltre ad essere sopraffatta da alcuni ricordi non ho potuto fare a meno di notare che non sono solo Michelle e sua madre ad utilizzare il cibo come espressione dell’amore ma anche tutte le persone che le circondano. Dall’amica affettuosa, alla zia emancipata, alla nonna, tutte esprimono sentimenti e cura per le persone a cui tengono in cucina. Così mi sono lasciata cullare dai dettagli delle preparazioni che ho trasformato in abbracci e carezze, gesti di consolazione a volte rimproveri.
Non è facile essere figlia e nemmeno essere madre, nonostante non esista legame d’amore più profondo lo stesso può in assoluto il più distruttivo, quello che influenzerà la tua vita per sempre, da qualunque parte tu sia. È forte Michelle perché si mette a nudo senza pudori, manifestando il suo dolore, la sua paura e la sua crescita personale.
Certamente non è una lettura facilissima ma vale assolutamente la pena leggerlo, non fosse altro perché molte di noi si potranno ritrovare in tante situazioni e rendersi conto che l’amore ci insegna la cosa più importante al mondo: perdonarsi.
Antonella Flavio