Autore: Luca Burla
Pubblicato da Bookabook - Dicembre 2021
Pagine: 127 - Genere: Narrativa, Racconti
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Narrativa
ISBN: 9788833235264
ASIN: B09NDJKFC6
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Esordio narrativo dalle tonalità lugubri e a tratti orrorifiche, istantanee di un mondo senza valori etici né tantomeno scrupoli morali. Cinque protagonisti scontrano la propria interiorità con un mondo deviato e deviante, in cui non esiste il perdono o alcuna speranza di redenzione.
In pratica, questo è un luogo di falliti, disperati e reietti. Scarti della vita che preferiscono vivere all’ombra dei rimorsi, anziché riconoscerli.
Primo libro per Luca Burla, sottolineatura doverosa nel momento in cui ci si approccia a esprimere alcuni propri pensieri circa un’opera letteraria, dai quali parto con alcune note stilistiche: forte inclinazione alle descrizioni, spesso esterne e circostanziali ai personaggi che prendono tutta la scena sin dall’inizio; di questi, conosceremo le azioni e ne scopriremo le vicende, senza la possibilità di sondare particolarmente in profondità le motivazioni dei loro torbidi e scissi animi.
Il libro Derive comprende cinque racconti, macabre cartoline dai contorni urbani, o comunque civilizzati, e concentrate sui protagonisti, veri e propri capri espiatori che mostrano l’assurdità quotidiana e l’infimo livello in cui vive l’essere umano. Le narrazioni sfociano nel surreale e, azzardando un eccesso, nel realismo magico, mantenendo continuamente una fissa trama nera, cruda e violenta: pandemie propagate attraverso i social network, scimmie portentose e società cannibali, torture e soprusi fisici. Sebbene risulti difficile individuare un unico fil rouge tra i racconti, pratica usuale di fronte ad una raccolta, azzardo un mio punto di vista: i protagonisti sono tutti soggetti persi nelle trame della propria psicologia delusa e incerta, e cercano nel mondo un senso qualsiasi, unico e personale, che possa giustificare quella crudele insensatezza della vita cosciente.
Approfondimento
Sono viaggi insoliti, quelli descritti dall’autore, di personaggi fortemente solitari – praticamente mai per scelta. Si percepisce la volontà di mostrare un certo dualismo insito nell’essere umano, perennemente combattuto tra la propria interiorità e la necessaria convivenza sociale in cui siamo tutti costretti. Viene rappresentata una realtà che tenta di contenere queste forti contraddizioni, completamente incurante delle devianze che, ad ogni minima falla del sistema, fuoriescono in scoppi violenti.
Lungi dal poter discutere un’opera sulla base del suo genere, è tuttavia necessario precisare che questa è stata una lettura personalmente pesante, più adatta agli estimatori del genere horror, surreale e, lasciatemelo dire, gore. Nella valutazione, semmai interessasse davvero il posizionamento su una scala di giudizio altrui quando si parla di opere letterarie, ho tentato di non includere l’eventuale piacere personale tratto dalla lettura del libro. Tra le voci influenti, invece, risultano uno stile poco incisivo, dedito a descrizioni comparative e monocromatiche, in cui sembra perdersi l’intenzione narrativa dei singoli racconti.
La verità era che da un po’ di tempo cercava dei momenti in cui stare da solo. Era come se qualcosa dentro di lui si fosse rotto e lo dilaniasse.