Autore: Felicia Kingsley
Pubblicato da Newton Compton - Maggio 2019
Pagine: 351 - Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Anagramma
ISBN: 9788822727640
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Cosa ci fanno due teste calde come Blake Avery, scrittore di fama mondiale, e Summer Hale, sceneggiatrice in erba in una lussuosa villa negli Hamptons (Long Island)? Semplice: si distruggono! Esattamente così perchè in questa, che è una storia di dispetti, scaramucce e litigi quando entrano in gioco i sentimenti il pericolo di restarci innamorati pazzi!
Lui è uno scrittore di thriller sulla falsa riga di Dan Brown, lei una giovane donna alla ricerca apparentemente di una solida carriera, ma in verità alla ricerca di se stessa. Le loro vite così diverse, così distanti, a causa di uno sfortunato (o fortunato) equivoco si incrociano in una delle più belle e lussuose viste degli Hamptons.
L’odio reciproco è palpabile. Il disprezzo di lei verso lui è forte, la disistima di lui verso lei non ha limiti. Eppure c’è qualcosa, una piccola scintilla che basta per abbattere un limite che in realtà così marcato non è, che spinge i due ad andare oltre le cortine di ferro eretta l’uno nei confronti dell’altra, per lasciarsi andare alle passioni più travolgenti. Combattuti tra la determinazione nel resistersi e l’impeto di aversi, Blake e Summer dovranno fare i conti con i due sentimenti più opposti che esistano: l’amore e la guerra.
Chi vincerà?
Approfondimento
Proprio in quell’istante sento dei passi dietro di me, poi una mano mi scosta i capelli, una bocca rovente si posa sul mio collo e un brivido caldo mi perocorre tutta fino al basso ventre. Profumo di balsamo al cocco: è Blake.
Il dono più bello di Felicia Kingsley? I suoi personaggi! Talmente tanto vivi, intensi, veri che mentre mi inoltravo nella lettura di “due cuori in affitto” ho avuto veramente l’impressione di trovarmi in casa con Blake e Summer.
L’abilità della Kingsley è impressionante e, contrariamente a quanto possiate aspettarvi, le sue descrizioni non sono lunghe, né puntigliose perché è leggendo la storia che imparate a capire in ogni sfaccettatura dei personaggi in azione. Posso dire di conoscere ogni segreto di lui, ogni debolezza di lei perché sono entrati nella mia vita senza prepotenza e vi restano per sempre da buoni amici.
Il tutto è reso più frizzante dal fatto che la storia in Due cuori in affitto non è presentata in terza persona come se vi fosse il solito narratore che tutto sa e tutto vede dall’alto. No, ogni capitolo è un’alternanza tra il punto di vista di Blake e quello di Summer. Non c’è dunque alcuno spoiler interno al testo, nessuna anticipazione, quindi sedetevi comodi e lascatevi andare in balia degli eventi così come accadono.
Che dire poi della vivacità nella narrazione! Scorrevole e intrigante, Due cuori in affitto è il classico libro che si legge in una notte ma che in realtà non avreste poi voluto leggere così velocemente perché vi siete affezionati talmente tanto a tutta quella storia da non volerla abbandonare. E sapete perché? Perché spontanea è Felicia nello scrivere questo romanzo rosa e spontaneo è l’evolvere dei fatti, nulla infatti è troppo inverosimile poiché tutto sembra poter accadere realmente.
Le risate sono assicurate sia dalla disarmante verve dei protagonisti che, in un gioco di “odi et amo” duellano a colpi di provocazioni, e poi ci sono quei personaggi secondari che si intrufolano lungo la narrazione e che con la loro spigliata ironia vi spingono a fagocitare ancora più velocemente il racconto, a volerne leggere ancora e ancora.
Ed è in quell’istante che lui scatta in piedi, ribaltando la sedia all’indietro, il mio polso ancora chiuso nella sua presa.
«D’accordo Summer» Blake non è più calmo, la sua voce è piena di collera e nei suoi occhi c’è uno sguardo duro e minaccioso. Con la mano libera spazza via dal tavolo le posate, i vassoi ancora mezzi pieni, i bicchieri e i piatti che si frantumano sul pavimento e con una forza inaudita alla quale non riesco ad oppormi, mi spinge sul tavolo, inchiodandomi col suo corpo. «Se dobbiamo sprecare questa cena, lo faremo a modo mio»
Cosa dà un “guizzo frizzo” al racconto? Le scene di sesso! Mai volgari, non metterebbero a disaggio nemmeno il più pudico lettore perché quelle sono estremamente naturali ma le descrizioni sono così sensuali e dolci al tempo stesso che personalmente ho avvertito lo stimolo di soffermarmi a gustare la genuinità e la delicatezza di quelle descrizioni… Vi avverto, è bene che sappiate che non tutte le scene di sesso sono poi così “calme” ma, alle volte, della sana passionalità è ciò che ci vuole!
Clara Gebbia