
Autore: Yuliana Ortiz Ruano
Pubblicato da SUR - Novembre 2023
Pagine: 194 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Sur. Nuova serie
ISBN: 9788869983757
ASIN: B0CMJ9PX3D

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Ainhoa è una ragazzina semplice che ama la natura e la sua famiglia. I corpi, il ballo e la gente per strada nei giorni di carnevale saranno un modo per raccontare un fatto drammatico difficile da spiegare per lei ancora bambina.

Crescere è non poter aprire bocca quando le cose ti fanno schifo, ho pensato, ma non ho detto nemmeno quello ad alta voce; tanto, nessuno mi ascoltava.
Ainoha ha otto anni e vive nella grande casa della nonna Nela, che lei chiama mami, insieme alle zie, ai suoi genitori e a sua sorella minore, ogni tanto torna anche il nonno Chelo, padre-padrone e violento. Ainoha è molto curiosa: si arrampica sugli alberi, corre per strada, accompagna la zia agli appuntamenti con i ragazzi, osserva ciò che la circonda. La musica è parte integrante delle sue giornate, sia quella che ascolta con il padre in auto, sia quella delle strade della città soprattutto nel periodo di carnevale. Le donne della casa sono molto protettive nei suoi confronti e verso le donne giovani che vi abitano, difficilmente escono da sole, visto che ci sono molti ragazzi in giro con cattive intenzioni. Specialmente nel periodo di carnevale ragazzi, donne, uomini, vecchi e non, amano buttarsi acqua addosso, bere e dimenarsi in balli folli per le strade.
In una di queste giornate Ainoha esce di casa e scopre un mondo fatto di violenza, sesso, erotismo. Anche dove vive il mondo perfetto e sicuro è minacciato dalla figura del nonno Chelo e di un fatto che viene raccontato in modo superficiale dai ricordi di bambina: uno sparo nella notte, qualcuno che entra in camera sua. Il carnevale che incarna le voglie e le brutalità umane, con gli eccessi anche libidinosi, fa da sfondo ad un fatto drammatico che non viene spiegato, visto che Ainoha è solo una bambina e non riesce a capire tutto del mondo degli adulti.
Il carnevale è una porta spalancata verso il delirio, la follia e l’eterna baldoria. È come se qualcuno aprisse il rubinetto di una baraonda che non solo non finisce mai, ma deborda, straripa dai secchi.
Febbre di carnevale si snoda in vari capitoli come tanti quadri, rappresentazioni del mondo dell’Ecuador in cui è costante il richiamo del corpo femminile e gli ammonimenti delle più adulte nei confronti delle altre ragazze sul mostrarsi, camminare per strada e andare in giro liberamente. All’inizio queste raccomandazioni sembrano anche ridondanti, ma visto che i reati sessuali e le gravidanze minorili sono in gran numero nel Paese, questo libro è anche una denuncia sociale di come le donne siano vittime di un mondo maschilista e pieno di povertà.
La bambina protagonista ci racconta e si racconta con ingenuità e con curiosità i cambiamenti del suo corpo, le relazioni con i suoi familiari, ciò che le passa accanto, i primi approcci con l’altro sesso, come la scena con i cuginetti, di cui non capisce il senso. Ainoha è spensierata, libera e sogna di crescere con la musica senza nessuna malizia nel ballare per strada o indossare dei pantaloncini più corti. Il romanzo all’inizio è pieno di speranze, di propositi poetici e delicati di una bambina che sta crescendo e deve imparare a vedersela con un mondo difficile. Ci sono molti episodi che non vengono spiegati, ma di cui vengono descritte le conseguenze, come le botte di don Chelo alle ragazze, il fatto che Ainoha dorma con la nonna, i genitori che vogliono cambiare casa. Il mondo esterno alla casa è ancora più turbolento specialmente a carnevale quando Ainhoa vaga da sola e forse succede qualcosa al suo corpo che non riesce a spiegarci.
Si descrive un mondo violento, libidinoso, eccessivo come una metafora di un episodio, forse uno stupro, nei suoi confronti. L’ultimo capitolo sarà quindi la conseguenza di queste giornate di carnevale in cui Ainhoa conosce la sofferenza che è più forte del volume della musica che la circonda. Un libro sulla crescita e su un dramma sociale poco considerato. Il clima festoso iniziale stride sul finale con il dramma della famiglia. Un romanzo che riesce ad essere evocativo dell’Ecuador e del sud America, ma con poesia e delicatezza che solo le parole di una bambina sanno trasmettere. Complimenti all’autrice che ha saputo dare voce al suo personaggio restando credibile.
Approfondimento
Yuliana Ortiz Ruano è una poetessa e scrittrice dell’Ecuador nata nel 1992. Si è laureata in Lettere e Arti e oggi vive a Guayaquil. Ha scritto alcune raccolte di poesie prima di dedicarsi alla narrativa con questo primo romanzo: Sovoz (2016), Canciones desde el fin del mundo (2021), Cuaderno del imposible retorno a Pangea (2021). Ama la musica e si diletta come dj di musica Afro- Pacifica, anche in Febbre di carnevale ci sono molte canzoni del suo paese in lingua originale che vengono trascritte nel testo narrativo e possono essere ascoltate come una colonna sonora del romanzo grazie al QR code all’inizio del volume.
Gloria Rubino