
Autore: Mary Lynn Bracht
Pubblicato da Longanesi - Gennaio 2023
Pagine: 372 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Audiolibro, Brossura, eBook
Collana: La Gaja scienza
ISBN: 9788830447653
ASIN: B07C9BNTW8

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È nel 1991 che il mondo scopre cos’è una “donna di conforto”. Kim Hak Sun è la prima a parlarne, seguita da Jan Ruff O’Herne, e dopo di loro, altre cento donne, denunciano gli orrori subiti da parte dei soldati giapponesi, prima e durante la Seconda guerra mondiale nei territori occupati dal Giappone.
L’autrice, Mary Lynn Branch,è cresciuta a contatto con queste esperienze, e per mezzo di questo romanzo vuole far conoscere l’orrore subito da queste ragazze rubate alle loro famiglie, e le sofferenze legate alla loro assenza e alle incognite sui loro destini, da parte di quelli che restano, dei parenti.

A volte le vecchie ferite devono essere riaperte per poter guarire davvero.
È arrivato il momento per Hana di diventare una Haenyeo: da generazioni le donne della sua famiglia fanno questo lavoro, sono matriarche, e nonostante l’occupazione giapponese, sua madre mantiene la tradizione del gut, il rito della sua prima immersione.
Le Haenyeo sono sommozzatrici dell’isola di Jeju (provincia della Corea del Sud), da secoli si immergono senza attrezzi, portando solo un coltello e una rete, scendono per più di dieci metri, restando oltre tre minuti. Con questo lavoro mantengono le loro famiglie, e Hana da quel momento sarebbe stata una di loro; il mare sarebbe stata la sua fonte di sopravvivenza e di benessere.
Ogni mattina, Hana andava al mare con sua madre, e sua sorella più piccola, Emiko, che l’aspettava in riva, ancora troppo piccola per essere una Haenyeo .Hana amava Emiko da quando era nata, e l’aveva accompagnata in ogni suo passo; perciò quando sono arrivati dei soldati giapponesi non ha dubitato: ha subito nascosto la sorellina ed è partita con i Giapponesi. Non poteva immaginare cosa l’aspettava e che quella mattina sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto la sua famiglia.
In quel momento, lei disprezzò la codardia dell’uomo, ma poi lo perdonò per la sua paura. Avevano tutti paura.
Hana ha solo sedici anni quando la rapiscono e la fanno salire su un camion con altre ragazze, Dopo la portano in un traghetto, dove la stuprano per la prima volta. E da lì tutto in discesa, viene condotta in un postribolo, e senza ricevere nessuna spiegazione, costretta a lavorare senza pause per dieci ore al giorno, sei giorni alla settimana, e viene violentata da diversi soldati giapponesi.
Emiko, rimasta a Jeju, all’inizio è troppo piccola per capire dove sia sua sorella, ma si rende conto che a casa tutto è cambiato. Non si sorride più, non si canta, l’assenza di Hana è come un’ombra scura e pesante, sempre presente. Anche lei deve affrontare prove difficili: dopo l’invasione giapponese, arriva la Seconda guerra mondiale, seguita dalla guerra civile coreana, e con questi eventi, arrivano il dolore e I tradimenti. Emiko deve crescere in fretta: bruciano la loro casa, la obbligano a sposarsi giovane, sua madre viene portata in galera.
Sia Hana che Emi devono affrontare ingiustizie e dolore, ma tra tante sofferenze, ogni pensiero dell’una viene dedicato all’altra, ogni sogno è un ricordo del passato, vivere diventa inutile, e mentre lottano contro il loro destino, ciò che le mantiene attaccate alla vita è la speranza di rivedersi.
Approfondimento
È sopravvissuta, penso, ma la sua felicità era attenuata dalle condizioni in cui era stata ridotta.
Figlie del mare è una storia raccontata a due voci. Hana riporta la sua storia, gli avvenimenti dell’anno 1943, descrivendo ogni fatto con molti dettagli, ogni sua azione è piena di sentimenti, che il lettore può sentire chiaramente: angoscia, disperazione, risentimento, desiderio di vendetta, si sovrastano tra di loro, penetrando nell’animo del lettore. Emiko è il presente, il futuro, le sue narrazioni sono un’altra ondata di sentimenti forti.
La scrittrice Mary Lynn Bracht risalta molti fatti storici come l’invasione del Giappone e la guerra civile della Corea, così come ci parla della sua cultura, delle Haenyeo, che sono entrate nell’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
Evidenza la crudeltà della guerra, le barbarità degli uomini e le forme in cui le donne vengono usate; nelle note dell’autrice, ci sono anche allusioni alle donne vittime delle guerre attuali.
Pubblicato per la prima volta nel 2018 con edizioni Longanesi, il libro Figlie del mare immediatamente si impossessa dell’attenzione dei critici e del pubblico. Con questo romanzo Mary Lynn Branch fa un tributo a tutte le donne di conforto.
Agnese De Luca