
Autore: Flavia Amabile
Pubblicato da La lepre - Maggio 2009
Pagine: 192 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura
Collana: Visioni
ISBN: 9788896052129

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“Ma esistono momenti nella vita in cui anche un incallito superficiale può iniziare ad avvertire un retrogusto di perma-nente e incompiuta adolescenza nei propri gesti.”
La vera protagonista di questo romanzo è la Costiera Amalfitana. Qui un fotografo di moda decide di dedicarsi alla pro-duzione di limoni e di marmellate, mentre accanto a sé la sua vecchia vita va in frantumi. Unica certezza, la voglia di ab-bandonare ciò che non lo soddisfa più: il suo lavoro da fotografo e sua moglie.

Mi vidi con stivaloni, cappellacci, zappe, una cesta di vimini intrecciati a mano per me e una per Gregorio a coltivare i limoni della Costiera Amalfitana, gli “sfusati”, grossi come cedri, antichi come i Saraceni che giunsero su queste coste portando semi, sapori, aromi di terre lontane.
La storia di questo libro è una di quelle permeate da scelte in controtendenza: un benestante fotografo di moda decide di abbandonare il caos di Roma e la sua algida moglie per acquistare un terreno nella Costiera Amalfitana e dedicarsi ad un’attività come quella della produzione dei limoni, che probabilmente non gli garantirà nessuna certezza economica.
Certezza di cui ha assolutamente bisogno se vuole dimostrare al giudice che può affidargli suo figlio Gregorio, di appena due anni, che con molta semplicità viene sradicato dalla sua vita fatta di tate e assenza di una madre in carriera, per seguire questo padre che agli occhi di tutti appare uno scapestrato, ma che sta cercando di inseguire un sogno.
Approfondimento
“Altra regola ferrea della Costiera, da non infrangere mai, era l’uso del voi. Guai a cadere nel lei, si veniva marchiati subito come i soliti settentrionali, distaccati, sprezzanti, superiori.”
Le avventure di questo giovane uomo che si avvicendano nella storia sono molte, dalla scelta di soci improbabili e quasi mai affidabili, alla presa di coscienza che la Costiera viva di regole tutte sue, diverse da quelle che vengono applicate nelle grandi città.
È un uomo che crede profondamente nella scelta radicale che ha compiuto, malgrado sembri non andargliene dritta una; ma questa caparbietà ce lo rende simpatico, anche se a volte sembra che nulla lo colpisca davvero, tanto da apparire molto spesso superficiale.
Il romanzo scorre via velocemente, grazie ad una prosa semplice, che narra gli eventi in maniera chirurgica, uno dopo l’altro, senza attardarsi in descrizioni. Forse tutto accade un po’ troppo in fretta e non si dà tempo al lettore di soffermarsi a riflettere.
Ma quello che traspare, è l’amore assoluto dell’autrice per la terra di cui scrive, da cui ella stessa proviene. E questo conferisce al libro una nota di freschezza, sembra di immergersi in certi profumi, in certi aromi che lei conosce bene e che vuole farci assaporare attraverso questa lettura scorrevole che ha il merito di risultare un buon passatempo.
Monica Saliola