Autore: Minna Lindgren
Pubblicato da Sonzogno - Aprile 2016
Pagine: 317 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura
Collana: Romanzi
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Villa del Lieto Tramonto è stravolta da massicci lavori di ristrutturazione. I trapani attaccano con i loro mo-nologhi fin dalle prime ore del mattino, l’impianto elettrico e l’acquedotto hanno preso congedo, il servizio mensa è stato sospeso e loschi individui si aggirano per la struttura spacciandosi per operai. Quando un giorno il portagioie di Anna-Liisa sparisce misteriosamente, Siiri e Irma capiscono che qualcosa di strano aleggia attorno alla ristrutturazione e decidono di indossare nuovamente i panni delle investigatrici.
La confortevole routine di Villa del Lieto Tramonto viene bruscamente interrotta da pesanti lavori di ristrutturazione. I residenti della casa di riposo si vedono costretti a inscatolare le loro cose, a ricoprire di nylon i mobili e a convivere con operai stranieri intenti a demolire le mura della struttura senza un’apparente logica. I lavori però degenerano e gli anziani, nonostante la cospicua retta mensile, finiscono per vivere come degli sfollati. L’arrivo dei wc chimici è la goccia che fa traboccare il pitale e l’arzilla novantaseienne Siiri decide di prendere in mano la penosa situazione e di porvi rimedio. Chiama a raccolta la sua cerchia di amici e propone loro di fondare una comune: affittare un appartamento e trasferirsi insieme per dividere le spese.
Omni, l’ambasciatore-uomo d’affari d’altri tempi, ha proprio quello che fa al caso loro e invita Siiri, Irma, Margit e, ovviamente, sua moglie Anna-Liisa in uno dei suoi numerosi appartamenti siti nel cuore di Helsinki. Animati da un’ondata di entusiasmo che li fa ringiovanire di almeno tre decenni, i cinque amici si trasferiscono nella nuova abitazione, che sembra avere tutto quello di cui hanno bisogno: un palo da lap dance al centro della stanza, letti stranamente rotondi, vasche idromassaggio e originalissime tazzine con la stampa “hot drinks for hot girls”. In poche parole, tutto sembra andare per il meglio. Durante il trasloco però, Anna-Liisa si accorge che qualcuno le ha rubato il portagioie, riposto al sicuro nella sua camera a Villa del Lieto Tramonto. Inevitabilmente i sospetti ricadono su quegli strani operai che entrano ed escono dalle stanze degli ospiti senza chiedere il permesso e sull’equivoca impresa edile che si sta occupando della ristrutturazione. Siiri, Irma e il loro infallibile intuito tornano a mettersi all’opera per cercare di capire cosa si celi veramente dietro ai lavori della residenza, dovendo al contempo prestare attenzione alle stranezze che incombono nel nuovo appartamento.
In Fuga da Villa del Lieto Tramonto, Minna Lindgren mette in scena il secondo atto della trilogia di Helsinki cominciata con Mistero a Villa del Lieto Tramonto, un siparietto del buon umore che insegna a vivere la vita fino infondo e senza mai perdere il sorriso.
Approfondimento
Dopo il primo capitolo della serie, la giornalista-scrittrice Lindgren arriva in libreria con il secondo episodio della trilogia: Fuga da Villa del Lieto Tramonto. I lettori possono far ritorno nel cuore di Helsinki e seguire le simpatiche nonnine, invecchiate di un anno, nella loro nuova avventura carica di mistero e di sano umorismo. La Lindgren riesce a creare situazioni esilaranti facendo scontrare le sue protagoniste con la modernità. Basti pensare a Irma alle prese con un i-pad o a Siiri intenta a far amicizia con una ventenne dai capelli azzurri e completamente ricoperta di piercing.
La colpa di questo romanzo è quella di vendersi come giallo, quando giallo non è. Il mistero del portagioie scomparso accompagna debolmente la narrazione, per poi risolversi in maniera frettolosa e poco originale nelle pagine conclusive. Il vero taglio del racconto è quello critico-umoristico. L’autrice riesce a toccare in modo leggero e scanzonato temi delicati che macchiano la società odierna, quali la dignità dell’anziano, il lavoro in nero e il sistema sanitario finlandese.
Minna Lindgren non è la Christie dei nostri giorni, ma un’autrice che ha saputo unire la comicità alla critica in un contesto originale e con dei protagonisti decisamente fuori dalle righe.