Autore: Serena Ricciardulli
Pubblicato da Bonfirraro - Agosto 2017
Pagine: 160 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Romanzo B.
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Anna, Laura, Marta, Valentina e Lorenza. Cinque donne, cinque amiche, cinque professioniste, casalinghe, amanti. In una parola persone, che amano, vivono, soffrono. A volte si sostengono, altre si ingannano. Si amano come sorelle, ma come sorelle si invidiano, quasi si odiano. I piccoli drammi le allontanano, ma basta un problema vero di quelli con la P maiuscola a richiamarle tutte all’ordine. I piccoli sgarbi non hanno più significato, le grandi offese sono dimenticate. Sal-vo, quando la tempesta è passata, tornare piano piano tutto come prima.
Avete presente quella sensazione quando fuori piove? Quando sei a casa, sul divano al caldo con la tua tazza di caffè e tutto è al sicuro, le tue cose, i tuoi pensieri, la tua vita?
A volte il destino si diverte a creare delle situazioni particolari. Mette assieme persone tra di loro eterogenee che poco hanno a che fare l’una con l’altra e poi sta a guardare che cosa succede. Quello che succede è la vita. Cinque ragazze di Livorno, poco alla volta diventano donne, affermate professioniste, parti di una famiglia. Come si possa conciliare la cuccia calda e rassicurante costituita dall’amicizia con quanto di bello e di brutto sta di fuori è quello che cerca di raccontarci Serena Ricciardulli in Fuori piove. Quello tra queste donne non è un rapporto consueto, è un vero e proprio microcosmo che sopravvive nonostante la lontananza e a volte la vicinanza di chi lo compone. Chi gravita all’esterno si sente escluso e come sempre succede quando qualcosa è segreto, ne è allo stesso tempo affascinato e intimorito.
A volte fuori piove quella pioggerellina primaverile piacevole da sentire, altre volte quelle belle gocce grosse e gonfie desiderate dagli agricoltori nelle serate estive, a volte sono i gelidi ghiaccioli che ci colpiscono in inverno. Ma sempre, in ogni caso, c’è la certezza che la mente e il cuore delle proprie amiche sono un posto dove si può stare all’asciutto.
Trovo che la Ricciardulli in Fuori piove abbia azzeccato il tema. Bello, interessante con possibilità di parecchi spunti di riflessione, che lascia spazio all’ironia, ai buoni sentimenti, forse anche incoraggiante per chi ha bisogno di una pacca sulla spalla. La scelta degli episodi da raccontare, le soluzioni troppo semplicistiche e da “e tutti vissero felici e contenti”, mi sembra, però, che abbiano banalizzato e penalizzato il volume. Concordo che ci sia bisogno di ottimsismo e che a volte un libro possa essere un’ottima via di fuga dai pensieri di tutti i giorni, ma siamo adulti e vaccinati e quindi sappiamo che non sempre tutto si tinge a tinte pastello.
Fuori piove è uno di quei romanzi che si legge tutto d’un fiato. Lo si può fare perché è abbastanza breve e scorrevole da non richiedere interruzioni. Scritto con attenzione, con descrizioni accurate della personalità dei protagonisti e delle vicende in cui vanno a imbattersi. Trovo inutili invece i ricorsi a termini volgari usati per sottolineare che le cinque ricche eleganti e raffinate amiche sono rimaste livornesi veraci. Se è credibile un’imprecazione, pur ammorbidita dall’essere fatta in dialetto, in bocca a un anziano contadino, non lo è affatto sulle labbra ricoperte da un rossetto alla moda di un avvocato di grido. Avrei anche evitato nel modo di strutturare i capitoli i continui riferimenti al teatro. Questo è un romanzo, non un canovaccio teatrale, quindi evitiamo pesi inutili.
Approfondimento
Cinque donne, come le cinque dita di una mano. Capaci di chiudersi a pugno e di diventare qualcosa di impenetrabile. Ma anche di celare al loro interno quanto di prezioso hanno in comune. Capaci anche di aprirsi verso l’esterno e accogliere gli altri indicando però con decisione il limite da non valicare. Tutte parti di qualcosa di comune e votate a raggiungere l’obiettivo della felicità. Allo stesso tempo però tutte diverse, con un preciso ruolo all’interno del gruppo, e smaniose di mantenere la propria autonomia.
Si definiscono a volte “bimbe”, a volte “streghe” celando con l’autoironia quanto sono disarmate l’una di fronte all’altra, ma allo stesso tempo feroci e battagliere verso il mondo. Vivono a Roma o New York per lavoro, passano da Bombay per svago, ma tornano sempre a Livorno perché quella è “casa”.
Sonia Fascendini
[amazon_link asins=’8862721587′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’4311d4b1-a071-11e7-9770-83a6f6d41b91′]