
Autore: Annie Ernaux
Pubblicato da L'orma - Marzo 2022
Pagine: 112 - Genere: Diario
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Kreuzville Aleph
ISBN: 9788831312844
ASIN: B09SN121QK

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“Quella dell’ipermercato come grande incontro collettivo, come spettacolo, è un’esperienza che ho fatto spesso. La prima volta in maniera molto acuta, con un vago senso di vergogna. Mi ero ritirata fuori stagione in un paesino della Nièvre per provare a scrivere, ma senza riuscirci. «Scendere al Leclerc», che distava circa 5 km, era per me una fonte di sollievo, un momento in cui mi confondevo in mezzo agli estranei, mi mescolavo con gli altri, tornavo al mondo, alla sua necessaria presenza. E così facendo scoprivo di essere anch’io come tutti coloro che, per distrarsi un po’ o combattere la solitudine, scelgono di andare a fare un salto al centro commerciale. Spontaneamente, mi sono messa a descrivere alcune delle cose che vedevo attorno a me."

Il passaggio alla cassa costituisce il momento più carico di tensione e nervosismo. Nei confronti della cassiera, di cui si è pronti a valutare la rapidità o la lentezza. Oppure dei clienti che: hanno carrelli strapieni (in realtà esattamente quanto il nostro); non hanno notato la mancanza del codice a barre su un prodotto e devono tornare indietro a prenderne un altro.
Guarda le luci, amore mio, questo agile volumetto scritto dall’autrice francese Annie Ernaux, ruota tutto attorno a quello che a un osservatore poco attento appare come un non luogo per eccellenza ovvero il supermercato, restituendogli così dignità letteraria. L’autrice partendo dalla sua esperienza personale che effettua all’Auchan, la amplia e l’analizza facendo emergere un ritratto sia sociale che antropologico della collettività.
il supermercato che banalmente viene considerato un semplice luogo di passaggio ospita in realtà un’umanità multi sfaccettata, infatti queste grandi catene raccolgono una moltitudine di persone che non sono circoscritte: ci sono diversi livelli di background sociale, troviamo sia i ricchi che i poveri, a fare la spesa vanno persone con differenti abitudini. Persone con diverse etnie diverse età, tutte intrecciate in un vivido affresco umano veramente variegato. È proprio per questa forza di diversità umane che il supermercato diviene oggetto di studio trasformandosi in un labirinto dove tutto è possibile, i desideri si avverano e dove allo stesso tempo si intrecciano dei conflitti umani che nascono e si esauriscono in quel momento attraverso un semplice gesto con cui si può raccontare la relazione tra una madre e un figlio oppure tra una nonna e una nipotina a cui si vorrebbe insegnare che non necessariamente potrà ottenere quello che vuole ma alla fine l’amore trionfa e va oltre.
Approfondimento
Il tempo trascorso in fila alla cassa, quello in cui siamo più vicini gli uni agli altri. Osservatori e osservati, ascoltanti, ascoltati. O semplicemente percepiti, in maniera vaga, intuitiva. Il tutto mentre esponiamo in pubblico, come mai altrimenti, il nostro stile e il nostro tenore di vita. Le nostre abitudini alimentari, gli interessi più intimi. Persino la composizione della nostra famiglia. I prodotti che mettiamo sul nastro scorrevole raccontano se viviamo da soli, in coppia, con un neonato, con bambini più grandi, animali.
Guarda le luci, amore mio può essere definito un’osservazione umana in cui è facilissimo riconoscere vizi e virtù di ognuno di noi. Pur non avendo mai letto niente di questa scrittrice, vincitrice del premio Nobel, mi sono subito innamorata del suo stile compositivo; la scrittura risulta infatti asciutta, compatta, pulita e priva di orpelli che arriva dritta al cuore e ti cattura.
Ritengo meraviglioso il titolo che sembra a prima vista introdurci nelle pagine di uno struggente romanzo d’amore, invece sta a significare tutt’altro. Lascio a voi lettori il piacere di scoprirlo immergendovi tra le delicate e poetiche righe di questo incantevole diario.
Francesca Votino