
Autore: Thomas Williams
Pubblicato da Fazi - Ottobre 2015
Pagine: 478 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Le strade

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È proprio quando prende carta e penna e si siede alla scrivania che l’ispirazione, dispettosa, lo fa attendere. E Aaron Benham ne approfitta per fare un giro in moto, immergersi nei ricordi, riflettere sul proprio ruolo di capo famiglia. Riteniamoci onorati di accompagnarlo nel suo percorso creativo ed esistenziale.

Siamo negli anni ’70 in una tranquilla cittadina universitaria del New England, dove il professor Aaron Benham sta usufruendo di un anno sabbatico dall’insegnamento perché vuole dedicarsi alla stesura del suo romanzo; non il primo, ma sicuramente il più importante. Ha già definito il titolo, I capelli di Harold Roux, ma il resto della storia stenta a uscirgli dalla penna, distratto com’è dalle incombenze della vita quotidiana: il telefono che squilla, la moglie che rientra dalla spesa, i bambini che reclamano attenzione, il suo amico George che rischia il licenziamento per il ritardo nella consegna della tesi di dottorato. Quando si dimentica di una cena a casa dei suoceri, rimane solo a casa ed entra in una fase di riflessione in cui, assalito da dubbi e ricordi che s’intrecciano con le vicende dei suoi personaggi, sembra non sapere più come procedere sia nel romanzo sia nella vita. Riuscirà il nostro eroe a trovare un nuovo equilibrio e a reinserirsi nella sua quotidianità?
Allard Benson, uno dei protagonisti del nascente romanzo, gli fa da alter ego: è uno studente universitario di ventun anni che, come molti suoi compagni, è stato soldato durante la Seconda Guerra Mondiale. È innamorato di Mary, brava ragazza cattolica appena diciottenne, ma non riesce ad accontentarsi di una relazione platonica; considera i valori morali della giovane un ostacolo ed è tentato da Naomi, più sfacciata e disinibita. A fargli da guida spirituale l’amico Harol Roux, il cui tratto distintivo è un parrucchino che copre la calvizie che lo ha progressivamente colpito durante la guerra; tale parrucchino condiziona molto la sua vita, dal modo di camminare alle attività che svolge. Per questo e per la sua forte integrità è bersaglio dei bulli del dormitorio, dai quali decide di fuggire trasferendosi come custode nel villaggio di Lilliputown, una cittadina in miniatura costruita dal colonnello Immingham, vecchio amico dei suoi zii. Allard ascolterà i suoi consigli? E in quale direzione decideranno di spingere la propria vita lui ed i suoi amici? Solo a Lilliputown troveranno le risposte.
Il dolore aumentava. Sembrava non giungere mai a un punto in cui si stabilizzasse e potessi affrontarlo, conoscerlo e negoziarci un qualche tipo di accordo.
Con I capelli di Harold Roux ci si trova di fronte ad una lettura non semplice, innanzitutto perché presenta più piani di narrazione: lo scorrere delle giornate e dei pensieri di Aaron e le vicende di Harold sono i principali; vi sono poi il racconto letto ad alcuni studenti e la fiaba della buonanotte per i bambini. Questi piani sono però integrati perfettamente fra loro e il lettore riesce a seguirli senza perdersi. Il tono di fondo è ironico, sottile, a tratti di bonaria indulgenza verso le debolezze della natura umana.
Si tratta di una lettura difficile anche per il linguaggio, che denota una padronanza della lingua e un’abilità nella scelta delle parole notevoli. Chi, al termine di una lettera, non vorrebbe essere congedato con “interi canestri di concupiscenza” invece che con un semplice “cari saluti”?
In sostanza è un libro impegnativo, che merita di essere letto ma con la consapevolezza che non si tratta di una lettura di intrattenimento o di evasione.
Approfondimento
I capelli di Harold Roux è il quinto romanzo di Thomas Williams, che grazie a esso si aggiudicò il National Book Award del 1975. Non è mai stato tradotto in italiano in precedenza e questo è il motivo per cui ci si può stupire di non averne mai sentito parlare nonostante il suo successo oltreoceano.
Thomas Williams con questo libro ci regala un ottimo esempio di metanarrazione, cioè quel processo narrativo per cui un romanzo parla di sé. Si tratta di romanzi che raccontano come sono nati, che contengono una storia nella storia o in cui in generale viene creato un secondo livello narrativo riguardante il romanziere, i personaggi o il lettore. Due noti esempi sono Don Chisciotte della Mancia e i Promessi Sposi, attraverso l’espediente del manoscritto ritrovato.