
Autore: Nicoletta Verna
Pubblicato da Einaudi - Aprile 2024
Pagine: 448 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea, Narrativa Italiana
Formato disponibile: Audiolibro, Brossura, eBook
Collana: Stile libero big
ISBN: 9788806261368
ASIN: B0CW1LJFKD

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Tempi felici, anche se rari, sono quelli in cui è lecito pensare ciò che si vuole ed esprimere ciò che si pensa. (Publio Cornelio Tacito)
C’è stato un tempo in cui ogni forma di libertà era vietata, le parole, le azioni e nemmeno i pensieri erano liberi, ogni uomo o donna o bambino non aveva una vera vita ma solo sopravvivenza.
C’è stato un tempo in cui anche i pensieri erano censurati e se non rispettavano i dogmi del tempo venivano estorti e distrutti.
C’è stato un tempo dove una parte degli uomini era diventato boia e l’altra vittima, dove il rispetto per la vita non si era nemmeno sicuri fosse mai esistito ed ogni depravazioni, crudeltà e cattiveria erano un ordinario, lecito, accettato ed esaltato.
C’è stato un tempo di miseria e povertà per la lucida pazzia di uno e il fanatismo grottesco di pochi, in una distorta immagine di potere che non poteva essere più orrenda e misera da fare spavento al mondo intero.
C’è stato un tempo nel nostro paese dove si muovevano e tormentavano i personaggi di questo libro, che forse non sono mai esistiti nei loro nomi, ma di certo hanno rappresentato una moltitudine di anime ferite a morte che non hanno mai avuto scelta se non quella di andare avanti vivendo di speranza, perché si dicevano il peggio lo avevano già conosciuto e quello che restava, beh quello poteva solo essere il bello.

La lotta per la sopravvivenza e l’odio sono le uniche cose che leghino gli uomini.
Lev Tolstoj
Nel periodo fascista italiano Castrocaro erano un paese in piena espansione, oggetto dei nuovi progetti di costruzione delle terme esce dalla sua sonnolenza e si ritrova al centro di una nuova era. La Fafina fa parte della vecchia Castrocaro, che vive ancora di miti e leggende ed il suo lavoro di infermiera si mescola con quello di strega e guaritrice. L’Adalgisa sua figlia si dibatte tra la miseria, i figli vivi e morti, ed un marito che ha fortemente voluto e che invece si è rivelato peggio di ciò che credeva, ma si sa l’uomo è uomo.. Redenta è un fiore puro ed ingenuo, che vive nel letame di una vita povera, quando non è che una bambina si ammala di poliomielite e da allora qualcosa in lei muta e la rende unica. Intorno a lei gravitano le sue sorelle, ognuna un piccolo mondo unico tutte diverse l’una dall’altra. Redenta ama le persone anche se non le capisce e si innamora di Bruno, un introverso ragazzo che la spaventa ed attrae allo stesso tempo. Ma è il momento della guerra con i suoi orrori, Abissinia, Grecia, Mussolini vuole allargare l’impero Italiano e tutti sono fieri ed amano il Duce, quasi tutti..
Redenta cresce e nonostante il suo “difetto fisico” è bella, sua madre vuole maritarla ed allora suo padre le presenta “Vetro” un gerarca fascista a cui poco importa il suo handicap. La ragazza crede di aver trovato la sicurezza e la protezione a cui ogni donna dell’epoca aspirava; invece, si ritrova in un inferno senza fine.
Sola, spaventata, Redenta non vive ma sopravvive ogni giorno a forme di violenza inimmaginabili, lottando per ogni singolo istante, mentre il mondo si incendia per la Seconda guerra mondiale, la donna, come un vero soldato, affronta la propria guerra personale. In un turbinìo di azione, violenza, paura vita e morte, “I giorni di Vetro” sono la più spietata e realistica fotografia di qualche decennio che ha spaccato il mondo ed in particolare l’Italia creando una ferita che non si sanerà mai di cui Redenta e coloro che le stanno intorno sono la testimonianza più vera che si possa immaginare
Approfondimento
La speranza è un’opzione rinnovabile: se la esaurisci alla fine della giornata, la recuperi di nuovo la mattina.
Barbara Kingsolver
I giorni di vetro è un libro crudo ma bellissimo. Scritto in modo egregio, pulito e senza sbavature riesce a dare una visione terribilmente reale del periodo più buio della nostra storia.
Tutti i personaggi sono descritti in maniera profonda e sensibile con caratteristiche che non ricalcano quelle di semplici personaggi di fantasia, ma danno un’idea della tipologia di persone che popolava l’Italia del Centro durante il periodo fascista fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ovviamente esiste una quota di fantasia che ha permesso di dare vita ad una storia che spesso lascia senza parola, eppure un fondo di verità esite. Sono le azioni, i sentimenti, le idee e le immagini quelle che rendono la storia anche una foto in bianco e nero che molti vorrebbero nascondere, altri appendere, ma nessuno vuole buttare ma conservare, chi come monito, chi come ricordo. Ho letto “I giorni di Vetro” tutto di un fiato, staccandomi ogni tanto per riprendere fiato dalle emozioni, che a distanza di oltre 70 anni, ancora certe immagini evocano e spezzano il respiro.
Intenso, emozionante, vivo, un libro a cui non manca nulla, da leggere perché non farlo sarebbe perdere un piccolo tesoro.
Una lettura da tenere nella nostra memoria, in quella della testa ed in quella del cuore, rammentando che l’indifferenza verso gli altri e la paura di esprimere le nostre idee e in piena libertà generano mostri chiamati “Dittatori” e coloro che li seguono e li emulano sono anche peggiori.
Antonella Flavio