Autore: Gavino Zucca
Pubblicato da Newton Compton - Giugno 2019
Pagine: 380 - Genere: Noir
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Nuova Narrativa Newton
ISBN: 9788822730374
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
Terzo e ultimo giallo della trilogia di Gavino Zucca. Come nei precedenti, anche stavolta vediamo alle prese il tenente Roversi, il giorno di Natale, con un ennesimo omicidio, stavolta non a Sassari bensì in un paesino rurale che dista una ventina di chilometri da quest’ultima. Qui le avventure del tenente Roversi proseguono inesorabilmente nel mistero più totale.
25 Dicembre, giorno di Natale. Il tenente Giorgio Roversi riceve un terribile regalo. La sua amica Flavia è stata arrestata, e a Bologna serve il suo aiuto. Aiuto che il suo capitano, Armani, gli nega, e invece di spedirlo nella sua città natia, lo manda in un paesino poco distante da Sassari, dove la tradizione è ancora più accentuata. Di malumore Roversi si reca a Saccargia, dove ad attenderlo c’è l’appuntato Fabbri, con un omicidio che a vista d’occhio pare essere un semplice incidente. Ma, lo spirito tenace del tenente Roversi -ispirato per parte dal suo idolo Tex Willer- si rifiuta di piegarsi a semplici coincidenze, e così anche se guidato da un filo di nostalgia verso l’ambiente che aveva lasciato, Sassari, e in particolar modo il suo caro amico e spalla per le indagini, Don Luigi Gualandi, segue con attenzione e passione il terzo caso che gli si presenta sulla via. Parallelamente alle indagini del tenente Roversi, anche a Villa Flora – la tenuta di Don Luigi Gualandi – si verificano piccoli misteri che l’ex veterinario dell’arma ha difficoltà a risolvere, in assenza del suo amico Roversi.
Il terzo giallo della trilogia di Gavino Zucca è ben distante e diverso dai primi due. Vediamo il giovane tenente bolognese in un’altra cittadina sarda, lontano dagli affetti che aveva costruito e dai luoghi che avevano popolato le sue prime settimane da straniero. Per tutto il libro si sente un lieve e sottile sentimento nostalgico nei confronti di quella nuova e ancora semi-estranea città che da poco l’aveva accolto. Se si era ambientato facilmente era stato per mezzo dell’ex veterinario dell’arma Don Luigi, che in questa nuova avventura a Saccargia non si arrende a dare una mano al tenente, seppur in modo insolito dalle precedenti. Il rapporto di complicità che si era costruito anche stavolta non viene a mancare, bensì viene ancor più accentuata la bella amicizia creatasi nel soggiorno del tenente. La bella Sassari non è più la protagonista del libro seppur l’autore di tanto in tanto riporta parallelamente alle avventure del tenente Roversi anche le tormentose vicende del factotum di villa Flora Michele, le indagini di Gualandi a Bologna e per finire la vita di Caterina a Florinas. Vi è una pluralità di ambienti e l’autore con uno stile leggero riesce a far viaggiare il lettore seguendo i passi dei personaggi, senza entrare in un vortice confusionario. In quest’ultimo romanzo emerge tutta l’umanità del tenente Roversi che non si limita semplicemente ad indossare una divisa e svolgere passivamente il suo lavoro, la tenacia di Giorgio è una costante presente in tutti e tre i romanzi, una passione che si mescola alla sua empatia ed al suo desiderio di voler fare giustizia nel modo più corretto e pulito possibile. Una mente raffinata e puntigliosa e uno spirito audace, è questo Giorgio Roversi, seppur proveniente da Bologna quindi con costumi e tradizioni diversi riesce a conquistare tutti, instaurando con chiunque un rapporto solidale.
Approfondimento
Chi segue le avventure del tenente Roversi dal primo romanzo della trilogia inevitabilmente compie assieme al protagonista un percorso composto da alti e bassi, seguendo con attenzione i drammi personali del tenente e sviluppando in questo modo un legame dove la barriera che divide il lettore e l’autore viene abbattuta per entrare in una simil-fusione.
Questo libro, come d’altronde gli altri due, lo consiglio vivamente a chi vuole liberarsi dei propri panni, per poter diventare il tenente, sentirsi come lui, pensare ai casi e seguirli con la stessa passione. Agli amanti dei gialli e dei misteri.
Non consiglio a chi tutti questi tranelli, giochetti e misteri vengono a noia.
Sara C