Autore: Bryan Stevenson
Pubblicato da Fazi - Gennaio 2020
Pagine: 446 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9788893257015
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
Bryan Stevenson, un intraprendente avvocato laureato ad Harvard che decide di fondare la Equal Justice Initiative, un’organizzazione senza scopo di lucro con l'obiettivo di porre fine alla pena capitale ed altre pene in cui è implicata la violazione dei diritti umani, racconta di come riuscì a sfidare l’ingiustizia razziale ed economica del sistema giudiziario, difendendo i diritti delle persone più vulnerabili. Il libro si concentra in particolar modo sul caso di Walter McMillian, un uomo di colore ingiustamente accusato dell'omicidio di una ragazza bianca, e costituisce una brillante riflessione sull'etica del sistema carcerario americano.
Il lavoro che ho svolto con i poveri e con i carcerati mi ha persuaso che il contrario della povertà non è la ricchezza; il contrario della povertà è la giustizia.
Oggi parliamo del libro il diritto di opporsi, di “Bryan Stevenson”, che è al contempo autore e narratore di una vicenda vissuta in prima persona. Il libro pone importanti riflessioni circa la legittimità della pena di morte, e si pone l’obiettivo di scuotere le coscienze su questo tema delicato. Lo snodo principale del romanzo si focalizza in particolare sul caso di Walter McMillian, uomo di colore ingiustamente accusato di aver ucciso una ragazza bianca, e si ramifica prendendo in esame altri casi analoghi, ampliando la prospettiva sul controverso tema della pena capitale ed interrogandosi sulle implicazioni etiche e morali di una procedura giudiziaria ancora legale in molti Stati Americani. Leggendo questa Storia, che è insieme Romanzo, Saggio e autobiografia, ci addentreremo nella conoscenza di un mondo dove il concetto di “giusto” e “sbagliato” si frammenta in moltissime sfumature, laddove anche i cosiddetti tutori della legge si mostrano viziati da arrivismo e pregiudizi razziali. Vengono altresì descritti scenari estremamente commoventi, che porteranno a profonde riflessioni sulla giustizia e a rivedere il concetto che ne abbiamo: comprenderemo infatti come anche questioni legate ai metodi punitivi applicati ai detenuti evidenzino una complessità in cui non è sempre possibile categorizzare il metro di giudizio sulla dicotomia del bianco o nero, ma necessiti di un approccio più sfaccettato, e possibilmente, più etico, che tenga conto della dimensione squisitamente umana degli individui coinvolti, siano esse vittime o carnefici. Si tratta, in definitiva, di un libro da leggere un maniera approfondita, in grado di modificare la visione di alcuni aspetti della nostra realtà sociale.
Approfondimento
Ho scoperto, nel profondo del cuore di molti condannati e carcerati, frammenti di speranza e umanità: semi di recupero che germogliano in una vita sorprendente, se coltivati con interventi molto semplici. La vicinanza mi ha insegnato alcune verità essenziali e che rendono umili, compresa questa lezione fondamentale: Ognuno di noi è ben di più dell’atto peggiore che possiamo aver commesso.
A livello personale, ciò che ho trovato particolarmente incisivo in questo romanzo è la profondità emotiva che l’autore riesce a conferire alla vicenda, forte di esperienze vissute in prima persona. Tale capacità di compenetrazione è accompagnata dalla concreta empatia mostrata verso i protagonisti dei casi in esame, visti come esseri umani da recuperare, e mai come semplici numeri condannati a morire. Ed è proprio attraverso il racconto della dimensione umana che intravediamo, o meglio, acquisiamo consapevolezza che un sistema giudiziario più etico, equo e solidale non è soltanto possibile, ma anche necessario ai fini della nostra evoluzione morale e spirituale. In sostanza, si tratta un libro che rivolge ad ognuno di noi l’invito a superare l’abituale concezione di “giusto” o “sbagliato”, a favore di un cambio di paradigma che ponga l’individuo responsabile di azioni riprovevoli nell’ottica di un piano di crescita e riabilitazione, a beneficio dell’intera Società.
Alessandro Testa