Autore: Wilbur Smith e Tom Harper
Pubblicato da Longanesi - 20/11/2017
Pagine: 480 - Genere: Avventura
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: I maestri dell'avventura
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Pirati sanguinari, avidi commercianti e uomini assetati di vendetta: i mari che separano la costa africana da quella dell’India sono pieni di insidie e di pericoli. Ma per un Courteney l’unico pericolo degno di questo nome è quello che tocca la sua famiglia. O il suo onore.
Delusione, ecco cosa mi ha portato questo libro. Aspettavo da tempo di leggere qualcosa di Wilbur Smith e devo dire che farò passare altro tempo prima di dargli un’altra possibilità.
Il giorno della tigre, una nuova, noiosa e banale avventura della cosiddetta “saga dei Courteney”. Smith riprende, così, la storia della famiglia britannica impiantata nell’Africa Orientale che tanta parte ha avuto nel suo successo di scrittore. Il giorno della tigre, scritto con Tom Harper, aggiunge un nuovo tassello al mosaico genealogico Courteney, ma soprattutto mostra un legame profondo esistente tra il continente africano e Smith stesso, fra un uomo e le generazioni che lo precedono e seguono.
La stirpe dei Courteney è un’antica famiglia di origine inglese che ha avuto la sua migliore sorte in Africa. La prima avventura di questi protagonisti è datata nel lontano 1667, e il libro in cui la si racconta è intitolato Uccelli da preda, proseguendo, poi, con Monsone, Il destino del leone, La voce del tuono, Gli eredi dell’eden, per approdare a quest’ultimo Il giorno della tigre. Qui l’avventura si svolge tra l’estremo Sud Africa, attraverso il Mar Caraibico, approdando alle coste dell’India. Un viaggio pericoloso ed irto di insidie, con nemici vili e brutali: infatti il giovane Tom Courteney inizia la traversata avvistando immediatamente una nave mercantile che sta per essere attaccata dai pirati, e non esita ad intervenire, mettendo a repentaglio la propria vita e quella del fratello Dorian, uscendo vittorioso dallo scontro. Da questo evento si articola tutta la vicenda tra drammi, battagli, separazioni e riunioni.
Leggendo fino a qui, il libro cattura l’interesse del lettore: mai errore fu più grande! Il primo problema di quest’opera sono i personaggi: Tom Courteney è un personaggio banale e scontato, sembra uscito da un romanzo dell’800, non c’ è complessità nei suoi pensieri, non ci sono emozioni e sentimenti: incontra spesso personaggi che lo odiano e lo vogliono morto, nonostante questo non c’ è mai un’analisi personale e una riflessione che lo portino ad un mea culpa o ad un momento di rabbia. Tom è un bonaccione, bravo con la spada e che perdona chiunque. Stessa storia per i personaggi femminili, nonostante le condizioni di vita nei mari, pirati, monsoni e naufragi, che dovrebbero aver temprato e reso più forti le donne del romanzo, si ha davanti a figure femminili banali, incapaci di reagire e crudeli.
Altro problema della storia è la semplicità con cui si risolvono le cose: In questo libro Tom ritrova due nipoti: entrambi lo odiano, situazioni che potrebbero dare sviluppi eccitanti e provocanti alla storia, invece Smith decide di risolverli in modi scialbi, privi di sale e pepe che incollerebbero il lettore alle pagine.
Ero tentata di lasciare la lettura a metà, nonostante la trama sia interessante e aperta ad ogni possibile sviluppo, in questo libro è resa quasi come un riassunto, sembra un tentativo di terminare velocemente la storia senza nessun ragionamento. Ho comunque desistito per vedere dove si spingeva la banalità e l’inutilità dei personaggi e della trama.
Approfondimento
Questa dovrebbe essere una saga che ammalia e conquista i lettori di tutto il mondo.
Nella storia il fascino e l’ammirazione per l’esotico emergono in modo preponderante per tutta la narrazione. Figure sempliciotte e inutili solcano i mari verso l’ignoto e verso sanguinolenti e cruenti eventi, sfidando il proprio destino, che sembra sempre più scontato pagina dopo pagina, tra pirati, commercianti avidi e uomini vendicativi. Il fil rouge della narrazione passa attraverso un elemento che, di per se, è portatore di avventure, il mare, che riunisce e separa la famiglia Courteney. Ed è proprio fra i guizzi del liquido azzurro che Smith racconta di un viaggio pericoloso. Viaggio che reca in sé azione, intrighi, segreti millenari, passioni e travolgenti avventure, in un mondo lontano, ricco di malia e di mistero che però vengono realizzati in modo sbagliato
Per gli appassionati del genere avventuroso lo sconsiglio vivamente perché nel suo complesso è incapace di mantenere le attese alte!
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