
Autore: Marcello Simoni
Pubblicato da Mondadori - Settembre 2019
Pagine: 192 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Il giallo Mondadori

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Durante l’anno Domini 832 una serie di sanguinosi eventi sconvolge la vita tranquilla dell’abbazia benedettina di Fulda, nel centro dell’Assia, nel momento in cui un contingente armato dell’imperatore Ludovico il Pio trova riparo presso l’abbazia a causa di una bufera di neve. Un gruppo di giovani monaci è pronto a indagare per scoprire la verità.

Assia: anno Domini 832.
Mentre l’imperatore Ludovico il Pio è in guerra contro i suoi figli ribelli, un contingente dell’impero in marcia verso i luoghi della battaglia viene bloccato da una bufera di neve. Costretti a trovare riparo presso l’abbazia benedettina di Fulda, porteranno sconcerto e curiosità nei monaci.
Il mondo che conosceva pareva non essere fatto d’altro che di monaci e di armigeri. Quasi che le sorti dell’umanità dipendessero dal bilanciarsi di quei due antitetici contrappesi.
Pochi giorni dopo l’arrivo degli armigeri, si verificano degli omicidi riguardanti alcuni monaci all’interno dell’abbazia. Il giovane miniaturista Adamantius, insieme ai suoi amici Gotescalco, Lupo e Walfrido muoveranno i loro passi in gran segreto per scoprire la verità, con l’aiuto del monaco erborista Udalrico. Finché anche quest’ultimo non viene ucciso.
I quattro amici monaci non hanno vita facile, tra punizioni corporali e morali a cui sono condannati in seguito alle infrazioni compiute all’interno dell’abbazia. L’abate Rabano di Magonza difende i quattro giovani monaci nel momento in cui vengono accusati ingiustamente degli omicidi dal priore Eigil. Tuttavia, l’abate sembra nascondere un segreto.
Dall’autopsia effettuata in un primo momento da padre Udalrico, si evince che gli squarci ritrovati sulla gola e sul ventre dei monaci assassinati sembrano provenire da una bestia.
Il mistero si infittisce.
Il lupo nell’abbazia è un giallo storico ben articolato, dalla trama per nulla scontata. Rapisce fin dalle prime righe.
Approfondimento
I personaggi del romanzo non sono tutti inventati: l’abate Rabano Mauro, Lupo di Ferrièrs, Walfrido Strabone e Gotescalco il Sassone sono realmente esistiti. Rabano guidò l’abbazia di Fulda tra gli anni 822 e 842; s’impegnò a diffondere la cultura all’interno delle mura dell’abbazia fino a istituire una delle più importanti biblioteche di quel periodo.
Il miniaturista Adamantius è uno dei personaggi inventati: con il suo intelletto e il suo intuito risulta la figura giusta per portare avanti le indagini. Gotescalco è il personaggio più dinamico della storia: il classico rampollo di famiglia votato alla vita monastica forzatamente. Rifiutando la sua condizione e la decisione della sua famiglia, assume il ruolo di ribelle che si caccia spesso nei guai sperando in una vita al di fuori di quelle mura. Lupo è il monaco ubbidiente che non vuole guai, ma accetta di aiutare i suoi amici nelle situazioni di pericolo. Walfrido è il monaco saggio che cerca di dare consigli sulla scelta giusta da prendere. I quattro amici formano, così, una forza e un coraggio che non passano inosservati all’interno della storia. I sanguinosi eventi avvenuti all’interno dell’abbazia sono realmente esistiti, come afferma l’autore: essi sono riportati in un documento di cronaca chiamato Codex lupinus, il cui contenuto ha ispirato la trama del romanzo.
Il lupo nell’abbazia è un giallo storico ben costruito, basato su fatti realmente accaduti. L’utilizzo di parole in latino conferisce al romanzo una veste austera e altamente solenne, unito ad una scrittura scorrevole ed elaborata in maniera perfetta. Le descrizioni regalano immagini nitide, sembra di viverle realmente. Immagini che ricordano il setting monastico e medievale racchiuso ne “Il nome della rosa”.
L’elemento “giallo” è composto con un buon livello di mistero, unito alle antiche credenze superstiziose riguardanti la licantropia arcadica racchiusa nel De civitate Dei di Sant’Agostino.
Consigliatissimo.
Ecco la terza parte in cui si divideva il mondo, si disse Adamantius. Il mondo dei semplici di spirito e d’intelletto, schiacciati dal peso di chi pregava e di chi faceva la guerra.
Elisabetta Stega