Autore: Roberto Piumini
Pubblicato da Gallucci - Settembre 2017
Pagine: 93 - Genere: Poesia, Letteratura per ragazzi
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Universale d'Avventure e d'Osservazioni
ISBN: 9788893482448
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Una raccolta di ottantatré poesie votate al mare e all’immensità dei suoi colori. Una poesia semplice ma affatto ingenua, dritta verso l’obiettivo: dolce e pacata, pericolosa e distruttiva.
Come il mare.
Ti giuro,
ti ho sempre rispettato:
ma, poco fa, è accaduto
che, per errore, ti ho assaporato:
solo per questo, mare, io ti sputo
Vorrei iniziare col dire cosa non è questa raccolta di poesie: un elogio incondizionato a una massa d’acqua salata che copre la maggior parte del nostro Pianeta. Il mare è, invece, tutto ciò che viene escluso da quella frase: la coccola del rumore delle onde sul bagnasciuga; il ricordo del numero infinito di persone di ogni genere e tempra che sui mari hanno costruito la propria fama e tomba; la vicinanza ai miti e alle leggende di cui l’acqua è intrisa fino all’ultimo cristallo di sale; l’evidente distruzione che per mano dell’uomo e da troppo tempo sta colpendo gli oceani. Con veloci ma sapienti tratti di penna, Roberto Piumini ci accompagna attraverso periodi storici ed aree geografiche spesso molto distanti, senza dimenticare il mitico e l’immaginifico.
Curiosi spettatori di queste meraviglie, osserviamo il capitano Achab intento a mirare un bianco orizzonte, sotto il quale potrebbero trovarsi terribili sottomarini o lo stesso cuore pulsante del mare, mentre su una scogliera ripida un gruppetto di case si gode la brezza serale ed il canto delle sirene. Le poesie non sono state disposte con un ordine preciso, cambiano profondamente per tematiche, stili e tempi da una pagina all’altra, e lasciano la curiosità di scoprirne sempre di più, di raggiungere altre e sempre nuove isole. Quasi tutti i testi sono accompagnati dai disegni di Paolo d’Altan, minimalisti dal punto di vista dei dettagli ma diretti all’immagine centrale delle poesie.
Approfondimento
Le poesie contenute in Il mare vengono esposte attraverso una metrica libera, in cui il gioco tra parole e l’immagine concreta fanno loro da padroni. L’autore sfrutta anagrammi e allitterazioni, utilizzando perlopiù versi sciolti, ovvero senza un gran utilizzo di rime. Prevalgono su tutto le immagini dirette, la descrizione di situazioni o concetti espressi quasi in forma di monologo interiore e di pensiero, un muto dialogo tra l’io di Piumini ed il mare, o chiunque vi navighi sopra o ci viva sotto.
I temi sono quasi sempre inclusi nei titoli, che prendono semplicemente il nome del primo verso di ciascun testo, il fascino della lettura si raggiunge soprattutto nei finali: i versi conclusivi rappresentano spesso la motivazione ed il cuore delle singole poesie, completando l’insieme di descrizioni o immagini che li hanno preceduti.
e ancora più in alto salite,
fin quando potrete vedere
dall’alto la forma del mondo,
l’intero pianeta rotondo,
e allora, guardando, vedrete
che la Terra è Mare.
Matteo Longoni