
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Pubblicato da Mondadori - 2013
Pagine: 335 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus

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Dopo 10 anni di sanguinosa guerra, la città di Ilio è caduta. Ulisse festeggia il suo genio che ha portato alla vittoria. Inizia il viaggio di ritorno, pervaso dalla smania di riabbracciare la moglie e il figlio, ma l'ira del dio Poseydon non perdona neppure gli eroi.

Valerio Massimo Manfredi è un autore molto poliedrico, capace di accostarsi alla psicologia dei personaggi e modellarla secondo la propria lente d’osservazione. Non è difficile accostarsi alla parte “umana” dei grandi eroi mitologici quando si legge un suo romanzo.
Dopo Alexandros e il sogno di conquistare il mondo, e Diomede, tradito dai suoi cari, ci ritroviamo alla prese con Odisseo, re di Itaca, il cui solo desiderio è di tornare a casa. L’eroe che ha espugnato troia col geniale trucco del cavallo di legno, attirerà su di sé l’ira di Poseidon, spietato Dio del mare. Si apre così la seconda parte dell’opera omerica in chiave moderna, in cui Nessuno, così si definisce Ulisse, “cos’altro è un uomo da troppi anni senza patria né affetti?” Si appresta al ritorno.
Il mio nome é nessuno Il ritorno, di Valerio Massimo ManfrediInutile dire che tutta l’opera gravita attorno al personaggio di Odisseo. Particolarmente belle sono le riflessioni in cui mette a confronto la vita durante la guerra e la dolcezza dell’uomo- marito e padre. Spesso capita di fermarsi al primo ruolo, cristallizzando un personaggio a un solo modo di essere, ma c’è di più, ed è qui che si scopre l’abilità di un autore, quando riesce a trasportare con carisma tutte le varie sfaccettature che appartengono a una figura narrativa. Se ci pensiamo bene, la storia dell’Odissea è quella di ognuno di noi, sperduti alla ricerca di un posto dove sentirsi a casa, bè certamente non andiamo all’assalto di città, la nostra guerra è la vita quotidiana, ma è con questo spirito che certi libri andrebbero letti. Tutti peregriniamo fra ciclopi miopi, quanti sono quelli che devono prendere ordini da simili bestioni? Troppi quelli che sanno fare ma devono sottostare a chi è più stupido di loro.
In Il mio nome é nessuno Il ritorno, di Valerio Massimo Manfredi il cammino dell’eroe si fa sempre più disperato. Come ben sapete, il destino e le disgrazie portano via tutti i fedeli compagni di Ulisse, ma ecco che la forza del personaggio si rinnova, oltre il destino maledetto, la solitudine, la perdita. Vi prego d’immaginare la disperazione: combattere per anni una guerra che non è la tua, desiderare ogni notte il calore della famiglia e dover vagabondare vent’anni prima di ritrovarla, tornare finalmente a casa per scoprire che forse sei stato dimenticato, ciò che era tuo, adesso è sotto assedio di altri uomini.
I classici sono sempre ricchi di insegnamenti e bellezza, ora che la saga di Odisseo è stata rivalutata in chiave moderna da un bravo autore, vi esorto a comprarla per capire a fondo le metafore che si possono applicare alla vita di ogni giorno.
Oppure leggi la recensione di Il mio nome é nessuno, Il giuramento.