
Autore: Francesco Recami
Pubblicato da Sellerio - Ottobre 2018
Pagine: 51 - Genere: Gialli, Racconti
Formato disponibile: eBook
ISBN: 9788838939037

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La notizia di un uomo che, all’uscita dalla scuola, adocchia ed avvicina bambine sole, alle quali offre caramelle, lecca-lecca e non solo, scuote all’improvviso un tranquillo paesino lombardo.

Valentina, otto anni, bambina dai riccioli biondi ed il viso angelico, in gran segreto confida ad una compagna di classe di essere stata avvicinata, all’uscita dalla scuola, da un uomo che le ha offerto le caramelle e dei lecca-lecca, si è accertato che fosse da sola, e l’ha invitata a seguirlo. L’arrivo di altri bambini ha indotto l’uomo a dileguarsi.
Rapidamente la notizia si diffonde tra compagne, genitori ed insegnanti. Le riunioni e i capannelli formatisi per commentare e decidere il da farsi, mettono in evidenza la scarsa fiducia nei riguardi delle forze dell’ordine e delle leggi che, a detta di tutti, proteggendo i delinquenti, riducono all’osso le pene loro inflitte, lasciandoli liberi di circolare e reiterare i reati su altri poveri innocenti.
Tutti, bambini e adulti, parlano del fatto riferito da Valentina, come se avessero assistito personalmente, individualmente, ognuno, all’accaduto, Tutti testimoni, tutti certi e sicuri, ansiosi di vedere catturato e punito il colpevole.
La difesa dei bambini dal mostro che circola nella zona del Casoretto è affidata, innanzitutto, agli adulti del luogo. Si rende necessario, da subito, organizzare gruppi di genitori, parenti dei bambini, amici di famiglia con l’incarico di sorvegliare il territorio, le strade attigue alla scuola, l’ingresso e l’uscita degli alunni. L’attenzione deve essere massima. Tutto passa in secondo piano.
La piccola Valentina, all’uscita dalla scuola, viene accompagnata dai genitori e da una scorta di guardie giurate che scrutano i visi di coloro che capitano nelle vicinanze della scuola e nelle strade limitrofe. In particolare, gli anziani che, come sempre accade, camminano per i fatti loro nei pressi della scuola, vengono guardati con diffidenza. Chi, poi, indossa un impermeabile grigio, viene additato come possibile mostro e seguito con sospetto.
Due individui, in particolare, si convincono di aver individuato il mostro. Per questo, con un furgone, lo avvicinano in una stradina nei pressi della scuola e, con la scusa di chiedere informazioni, lo catturano e lo conducono in un casolare lontano dal paese.
Botte, insulti, accuse, minacce, vessazioni. Di tutto accade al povero Amedeo Consonni, tappezziere in pensione con la passione per i fatti criminosi. Anche per questo suo hobby, ha suscitato diffidenza e sospetti in chi non sa nulla di lui.
Il malcapitato non riesce a comprendere il motivo della sua cattura, delle accuse che gli vengono rivolte, dei motivi che hanno convinto i suoi rapitori, inizialmente due, divenuti successivamente quattro tra cui una donna, a sequestrarlo con l’intenzione di fargliela pagare, di torturarlo per farlo soffrire fino a vederlo morto.
Approfondimento
Il racconto breve, scritto da Francesco Recami è lieve, leggero, piacevole per la semplicità e la scorrevolezza della scrittura. Il tutto ruota intorno alla credulità della gente, capace di fare da megafono a notizie false, a parlarne e raccontarne come testimoni di accadimenti, fatti, comportamenti mai avvenuti. La diffusione di notizie false è accompagnata, quasi sempre, da pregiudizi che fanno apparire le cose soltanto come sembrano, o come ci siamo convinti che siano. Mentre, spesso, le cose sono diverse da come appaiono. E un uomo come il Consonni, interessato ad approfondire ed indagare misteri, fatti ed eventi con risvolti delittuosi, desta sospetti. Non ultima, poi, la poca fiducia nelle leggi che appaiono eccessivamente tolleranti nei riguardi di chi commette reati, fa pensare che l’unica soluzione sia quella di farsi giustizia da sé.
Grande ironia circola nel racconto, l’autore sorride compiaciuto nel tratteggiare i personaggi.
Gianmarco Giorgi, alunno di seconda media, testimonia quanto la scuola non riesca a predisporre interventi specifici, minimi, per alunni che con un po’ di attenzione vivrebbero con minore mortificazione l’impegno scolastico.
Lina D’Alessandro