Autore: Dario Sardelli
Pubblicato da Einaudi - Febbraio 2021
Pagine: 234 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Stile libero big
ISBN: 9788806244408
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Il giorno dopo San Valentino viene ritrovato il cadavere di un ragazzo bengalese, proprio lo stesso che la sera prima aveva venduto delle rose al vicequestore Spina, a cena con la sua fidanzata. Sarà Spina in persona a svolgere le indagini su questo omicidio, profondamente radicato nel quartiere romano di Tor Pignattara, con le sue contraddizioni e i suoi pittoreschi abitanti.
Il poliziotto Piersanti Spina possiede una caratteristica che lo rende unico: a causa di un’anomalia genetica non percepisce la sensazione del dolore, ma neppure quella del caldo, del freddo e della carezza di una morbida pelle. Questa sua peculiarità lo ha fatto diventare una leggenda tra i suoi colleghi, che lo guardano con un misto di sospetto e ammirazione. Spina non ha paura di indagare gironzolando per il quartiere, non teme le minacce dei piccoli delinquenti e degli imprenditori collusi con la criminalità. Addirittura si guadagna il rispetto di un informatore che prima lo prende a pugni poi lo aiuta nelle indagini.
Questo omicidio dl venditore di rose lo obbliga a scendere nei bassifondi del quartiere, dove viene in contatto con la povertà e l’emarginazione, nonché con lo sfruttamento da parte di italiani privi di scrupoli. In questi contesti si rischia di perdere il contatto con la realtà, ma non Piersanti, che, sebbene insensibile al tatto fisico, è dotato di un’umanità e di una delicatezza estremi verso gli ultimi.
– Mio fratello Rubel, due esami alla laurea in English Literature. Un ragazzo bello come il sole, spiritoso. Un’intelligenza fuori dal comune. Tutto questo tradotto nella vostra lingua diventa soltanto ‘il venditore di rose’.
La storia di Spina con la sua fidanzata, anestesista per l‘ironia della sorte, procede tra alti e bassi, influenzata dal tempo e dall’energia che il vicequestore riserva al caso da risolvere.
Dopo vari depistamenti e vicoli ciechi la squadra del commissariato di Tor Pignattara riuscirà a dare un colpevole al caso dell’omicidio di Rubel, che non è più solo il venditore di rose, ma una persona, un disperato in cerca della felicità.
Le stilettate che lo avevano ucciso erano cominciate molto tempo prima della notte di San Valentino.
Approfondimento
L’ambientazione nella periferia est di Roma, precisamente nel quartiere affettuosamente chiamato Torpigna, caratterizza tutta la narrazione: al lettore sembrerà di camminare per le strade che fiancheggiano le arcate dell’Acquedotto Alessandrino, tra il phone center indiano e la rosticceria curdo-napoletana.
Curioso l’episodio che narra la nascita dell’appellativo Torpigna, nominato per la prima volta nel cinepanettone Vacanze di Natale dei fratelli Vanzina.
Roma sbatté in faccia a Piersanti tutte le sue contraddizioni, l’orrore e l’incanto patetico che si portava dentro, come in una seduta di psicanalisi urbana.
I colleghi di Piersanti Spina costituiscono un esempio lampante di integrazione nazionale e internazionale: un algerino nato nel quartiere, un romagnolo a cui tutti fanno scherzi, una napoletana di nobili origini, un veneto tendente al turpiloquio, più un medico legale che di sera si esibisce come cabarettista nei locali di periferia con numeri di dubbio gusto.
Indubbiamente la vicenda poliziesca gioca la parte di protagonista in Il venditore di rose, ma viene lasciato ampio spazio all’ironia e alla leggerezza che caratterizzano la narrazione, come anche a tutta la riflessione sugli stranieri che arrivano nel nostro paese in cerca della loro strada e invece magari trovano la morte, rendendo questo romanzo molto di più di un semplice giallo.