Autore: Ciro Auriemma
Pubblicato da Piemme - Aprile 2021
Pagine: 350 - Genere: Narrativa Italiana, Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
ISBN: 9788856679380
ASIN: B092QKSD3H
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Durante il periodo fascista, in Sardegna, si srotola la storia di Anne Marie.
Ha inizio divisa fra Nuoro e gli scenari di mare e montagna circostanti, proseguirà in Francia e in Spagna, durante la guerra civile, per concludersi forse sulla spiaggia dove Anne Marie andava da bambina o forse in America o a Parigi.
Destini cresciuti come olivastro e ginestra, capaci sì di dividere terra e vento, ma senza mai intrecciarsi.
Anne Marie ed Elia si incontrano per la prima volta da bambini, lei si trova coinvolta in una situazione di pericolo, lui la salva, restando ferito al posto suo. Quando sono ormai due giovani avviene l’incontro decisivo che cambierà le loro vite e la loro iniziale avversione reciproca si trasforma prima in attrazione e poi in un sentimento più profondo. L’amore entra con prepotenza nelle loro vite e capiscono che non sono destinati a stare insieme, perché appartengono a due famiglie accese da una antica rivalità che non cederanno mai al loro amore.
In una Sardegna degli anni ‘30 è il capofamiglia che decide la sorte dei propri figli, soprattutto delle figlie, ed è ciò che accade anche ad Anne Marie, ma lei ed Elia trovano comunque il modo di amarsi segretamente e quando la loro storia d’amore raggiunge il culmine, l’unica via d’uscita sembra essere la fuga. A questo punto inizia per Anne Marie una vita di lontananza, di ricordi e di sensi di colpa. Intraprende un lungo viaggio che la terrà lontana da casa per lungo tempo, forse per sempre.
La guerra civile in Spagna, nella quale si ritroverà coinvolta, avrà una parte considerevole nella sua vita: Anne Marie diventerà una donna che dovrà decidere autonomamente e imparerà ad imbracciare un fucile pur di difendere la libertà di tutti, unendosi ai combattenti spagnoli.
La prima parte del romanzo Il vento ci porterà fa pensare a una storia d’amore travagliata e ostacolata dall’ingombrante presenza delle rivalità dei padri, in una ambientazione suggestiva come il cuore della Sardegna, una terra silenziosa con tradizioni antiche e profonde, ma si trasforma in un resoconto di guerra, con dettagliate descrizioni di battaglie sul territorio spagnolo mentre l’intimo dei personaggi viene lasciato in secondo piano, affrontato solo superficialmente, senza dare la possibilità di creare un qualsiasi legame, di affetto o di distacco che sia, tra il lettore ed i protagonisti.
Approfondimento
Appartenere a due famiglie che provano antichi rancori una per l’altra, i Corbu e i Cualbu, quando si è due giovani innamorati, è una faccenda complicata che non potrà portare a niente di buono.
Elia è il figlio del Podestà, un membro di rilievo del partito fascista, Anne Marie è la figlia di una benestante famiglia che insegue tutt’altro colore politico. Nel passato dei loro padri è accaduto qualcosa che ha generato la discordia tra le due famiglie e che non può essere dimenticato.
La storia inizia con un sentimento di avversione reciproca fra i due giovani, che presto diventerà qualcosa di diverso e profondo. Sanno perfettamente che non potranno mai unire i loro destini ma provano ugualmente a pensare di costruirsi un’esistenza lontana dalle loro ingombranti famiglie.
Appare quindi come il prologo di una storia d’amore piena di impedimenti e di contraddizioni, ma si sviluppa in una lunga serie di descrizioni di battaglie, ripetitive e a tratti noiose, in terra di Spagna, mentre sia i personaggi non principali ma comunque rilevanti, come la famiglia di Anne Marie, ma anche Elia, che pure è un protagonista della vicenda, si perdono lungo le pagine e non se ne conosce la sorte, fino alla fine del libro.
Nel corso della lettura ho riscontrato una narrazione che non mi ha permesso di definire la psicologia dei personaggi, Elia, ad esempio, sul quale si hanno scarse informazioni, che non permette a chi legge di decidere se affezionarsi o meno ai personaggi stessi. Anne Marie compie delle riflessioni su di sé ma esse sono a volte contraddittorie e superficiali e quindi non convincenti, in particolare quelle che riguardano la sua decisione di unirsi ai combattenti spagnoli.
Per contro, l’autore inserisce una quantità eccessiva di metafore di tipo naturalistico, si dilunga in ricorrenti descrizioni della vegetazione locale e inserisce diversi riferimenti dialettali e culturali non necessari, quasi come se volesse ricordare continuamente a chi legge che la storia ha origine in Sardegna.
In tutto il contesto, ho però provato molto interesse per la figura secondaria di Giuseppe Corbu, il nonno di Anne Marie, che nonostante la breve apparizione per me è importante come un protagonista e riesce in poche righe a rendere l’idea di un uomo autorevole, forte della sua saggezza e del suo buonsenso, da autentico capofamiglia.
Angela Atzeni