Autore: Tove Ditlevsen
Pubblicato da Fazi - Marzo 2022
Pagine: 150 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9788893258685
ASIN: B09T761SJ9
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Disillusa rassegna di episodi sull’infanzia di una poetessa danese. Tove ripercorre le tappe più significative del suo essere stata bambina, evidenziando con tratto poetico i conflitti con la madre, l’incomprensione per il mondo adulto e l’emersione di una personalità unica.
Dovunque ci si volti, si va a sbattere contro la propria infanzia e ci si fa male, perché è spigolosa e dura, e ci si ferma solo dopo esserne stati completamente lacerati.
In Infanzia, primo capitolo di quella che è una peculiare trilogia biografica, l’autrice Tove Ditlevsen riavvolge il nastro della memoria fino al suo inizio: l’infanzia, appunto. Un periodo caotico e magico, in cui la difficoltà di interpretare le azioni senza senso degli adulti si mischia a un turbinio di desideri e convinzioni ancora tutte da scoprire. In questo ambiente pieno di colori ancora da catalogare, la piccola Tove procede a passo deciso sulla tela delle sue emozioni. È un viaggio dai toni melanconici e grigiastri, anche nei suoi momenti di gioia e svago, con spesse pennellate cariche d’intelligenza critica e un invidiabile sguardo poetico. Il quadro d’insieme formerà un’immagine solitaria, china sul proprio amatissimo quaderno, incurante della noiosa concretezza delle vicende umane mentre scrive le verità nascoste del suo realissimo mondo astratto.
Tove nasce sul finire della Grande Guerra da una famiglia operaia, immersa in una povertà emotiva che pesa molto più di quella materiale. Impara a leggere e scrivere ancor prima di frequentare le scuole, e dal suo amore per la letteratura nascerà un estro poetico che la caratterizzerà sin dall’età di dieci anni e di cui si possono apprezzare i risvolti nelle molteplici prese di scena dei sentimenti sui fatti, presentati con una profondità a volte dolorosa, ma sempre affascinante.
Approfondimento
La struttura narrativa di Infanzia è lineare e semplice: la piccola Tove procede cronologicamente a descrivere i dettagli più rilevanti della propria infanzia, che siano le prime marachelle con la prima amica o una distanza così profonda dalla madre che sa di vuoto. Ciò che rende peculiare quest’opera è lo stile dell’autrice, fortemente poetico in ogni suo elemento. Innanzitutto, la personalità: l’autrice fa parlare sé stessa da bambina in prima persona, conferendole però una certa consapevolezza su quella che sarà la sua vita futura. Secondariamente, la brevità: il libro è composto da diciotto brevi capitoli privi di nome. Questi due elementi, uniti a una scarsa caratterizzazione dei personaggi se non per le loro conseguenze verso Tove, indirizzano ad azzardare un paragone con gli schemi poetici, allontanando dall’interpretazione solita dei romanzi.
L’opera, per come è piaciuto intenderla a me, rappresenta un componimento poetico in prosa. Ogni capitolo fa eco a lunghe strofe che prestano ciascuna un personale occhio critico sulla realtà, col linguaggio universale della poesia, mentre girano intorno un nucleo tematico fisso, che è la crescita fisica della bambina. In questa peculiarità, e nella malinconica dolcezza delle parole dure e spietate dell’autrice, risiede la bellezza di questo piccolo, ma pesante, gioiello.
Lentamente, annichilita, torno a casa attraversando la primavera della città, la primavera altrui, l’altrui esulante metamorfosi, l’altrui successo.